L’ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO DEL LICEO BRUNELLESCHI E I RICHIEDENTI ASILO DEL CAS PORTANO IN SCENA “SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE”

Domani sera, sabato 26 maggio ore 21 al teatro della Sala Banti va in scena lo spettacolo allestito dai richiedenti asilo del Cas di Montemurlo con 120 studenti del Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” attraverso il progetto dell’alternanza scuola- lavoro

Mancano poche ore al debutto di “Sei personaggi in cerca d’autore”, lo spettacolo nato dalla collaborazione del progetto di alternanza scuola – lavoro del Liceo artistico “Umberto Brunelleschi” di Montemurlo, il Cas Montemurlo, gestito da Coop 22 e il Comune di Montemurlo, che andrà in scena domani, sabato 26 maggio ore 21 al teatro della Sala Banti (piazza della Libertà- Montemurlo).Un progetto che è una sfida vinta contro pregiudizi e stereotipi, che ha visto lavorare insieme per molti mesi, con impegno e passione, gli studenti delle classi quarte (più una classe del biennio) dei corsi di “arte e costume”, “grafica” e “architettura”, in tutto 120 studenti, e i richiedenti asilo del Centro di accoglienza straordinaria di Montemurlo. « Credo che a livello nazionale questa rappresenti un’esperienza unica di alternanza scuola – lavoro. Un progetto di grande qualità che ci riempie di orgoglio, perché ha rappresentato un’ esperienza di crescita e di integrazione per tutti. Gli studenti hanno potuto mettere in pratica ciò che hanno appreso in questi anni a scuola (scenografia, costumi, grafica) e allo stesso tempo i migranti, attraverso il teatro, hanno vissuto un’ esperienza che rappresenta un accesso per certi versi “privilegiato” per introdurli nel nostro tessuto sociale, attraverso l’acquisizione di competenze e relazioni .- spiega l’assessore alla pubblica istruzione, Rossella De Masi. « A Montemurlo il lavoro con i migranti del Cas, gestito da Coop 22, va avanti oramai da diversi anni con risultati molto positivi. Il teatro, ma anche l’esperienza di volontariato dei migranti nella pulizia di piazze e giardini della città, ha portato la Regione Toscana ad inserire Montemurlo tra le buone pratiche in tema di gestione e integrazione dei richiedenti asilo sul territorio», aggiunge l’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero. La performance, prendendo a prestito il testo di Pirandello, affronta le tematiche dell’identità e dell’incomunicabilità, affrontate con grande coraggio dagli attori della compagnia “Ciurma storta”, composta dai richiedenti asilo (circa 70 a Montemurlo) dei Centri di accoglienza di via Alfieri e via Lamarmora.

« I rifugiati hanno sempre da raccontare una storia, ma non sempre trovano le parole e il coraggio per farlo. Per ricordare, molte volte, devono prima ritrovare se stessi, il proprio nome, la propria identità- spiega il regista dello spettacolo e operatore di Coop 22, Stefano Luci– Molto spesso hanno smarrito la propria identità, abbandonata o eliminata da qualche autore matrigno, carceriere, parente, trafficante, scafista crudele. Attraverso la loro esperienza ci avvicineremo al testo pirandelliano e al gioco del teatro nel teatro». Scenografia e costumi sono ispirati allo stile Liberty e hanno la funzione scenica di esasperare la distanza tra ricchi e poveri, tra un mondo opulento, ostentato e un altro che non ha niente, un mondo di miseria. I costumi della compagnia di attori professionisti sono ispirati ai salotti del primo novecento, mentre “i sei personaggi” avranno dei costumi da miserabili, da operai della seconda industrializzazione; la scenografia della seconda parte dello spettacolo, in particolare, è stata realizzata attraverso l’ausilio della grafica 3D. L’inizio del lavoro tra richiedenti asilo e studenti ha già dato vita a belle contaminazioni artistiche, come ha rilevato il professor Leonardo Bossio, durante il laboratorio per la creazione delle maschere per lo spettacolo: i ragazzi hanno per la prima volta disegnato insieme e la creatività, la sensibilità artistica africana, molto lontana dai canoni europei, si è fusa ed ha letteralmente contaminato i lavori dei ragazzi, dando vita ad una nuova espressività.

Lo spettacolo vede la partecipazione straordinaria di Chiara Cappelli, Angela Boccetti, Matilde Taffalori e la collaborazione di Roberto Carlesi. L’ingresso è libero e gratuito. Info su Facebook @ciurmastorta.teatro