L’appello del sindaco Calamai: «Impegno comune per vaccinare anziani e persone fragili. Non c’è più tempo da perdere»
Il sindaco Calamai è malato di Covid e si trova a casa in isolamento: « Questo virus non è una passeggiata abbiamo il dovere di fare presto per proteggere le persone anziane e i fragili, quelle che se finiscono in ospedale molto spesso muoiono»
Il sindaco Simone Calamai dall’11 marzo scorso ha scoperto di essere positivo al Covid. È a casa in isolamento e anche lui, come tantissimi montemurlesi in quest‘ultimo anno dall’inizio della pandemia, sta combattendo contro la malattia:« Questo virus non è una passeggiata, io sto meglio, reagisco bene ma non posso fare a meno di mettermi nei panni di un anziano che contrae la malattia e magari ha già qualche altra patologia, di una persona immunodepressa. – dice il sindaco Calamai che rivolge un appello a tutte le istituzioni– Abbiamo il dovere di fare presto per proteggere le persone anziane e i fragili, quelle che se finiscono in ospedale molto spesso muoiono per le complicazioni del virus. In questa fase è importantissimo vaccinare tutti gli anziani, non solo gli over 80 (penso a chi ha tra i 60 e gli 80 anni) e le persone più fragili per patologia. Oramai l’età dei decessi per Covid si sta abbassando in modo preoccupante. Serve l’impegno comune e convinto di tutti. A parer mio, si sono perse di vista le priorità vere: tutte le dosi di vaccino disponibili devono servire per evitare conseguenze letali per le categorie a rischio». Il sindaco Calamai si rivolge poi a tutti i cittadini:« Purtroppo le ultime notizie sul ritiro di alcune partite di vaccini Astrazeneca stanno creando paura tra la gente, ma credo che dobbiamo avere piena fiducia nelle autorità sanitarie e andare avanti rapidamente con la campagna vaccinale. È l’unica possibilità che abbiamo per cercare di uscire da questa terribile situazione». A Montemurlo il Coronavirus dal 20 marzo 2020, giorno del decesso di Angelo Grazzini, prima vittima montemurlese, ha fatto 25 vittime e 1080 positivi. « In questo momento serve piena unità. Dobbiamo correre per vaccinare quante più persone possibili»