L’ARROGANZA DI UN MAROCCHINO FERITO ALL’OSPEDALE SANTO STEFANO DI PRATO
Pare ormai chiaro a tutti che gli stranieri in Italia hanno capito che possono fare liberamente tutto ciò che vogliono, violenze incluse. Se anche non hanno una licenza scritta in mano, sanno di averla con la nostra giustizia. Sarebbe una cosa inspiegabile altrimenti il ripetersi continuo dei disordini causati dagli stessi lungo le nostre vie, all’interno delle nostre piazze e non solo… Sicuramente si tratta di persone convinte che la giustizia del Belpaese sia frivola con loro, e ne hanno tutte le ragioni per esserlo.
In tutto questo c’entra sicuramente una cattiva gestione politica che non ha saputo amministrare assolutamente l’emergenza immigrazione, e in particolar modo una Ministra (come a lei piace essere definita) non all’altezza della situazione. E dunque, anche grazie alla mancanza di uno Stato serio e con un minimo di polso, ieri sera, domenica 14 gennaio 2018, si è verificato un altro caso di aggressione da parte di un extracomunitario con i dipendenti dell’ospedale Santo Stefano di Prato.
Protagonista dell’ennesima aggressione un 30enne marocchino che poco prima era stato ferito in Piazza Mercatale durante una lite con un suo connazionale, che lo aveva colpito con una sedia. Intorno alle 22.30 è intervenuta l’ambulanza che lo ha sedato e accompagnato in ospedale. Due ore e mezzo più tardi, un’altra ambulanza lo ha prelevato dall’ospedale per portarlo a casa, ma giunti all’abitazione del marocchino, non avendo trovato nessuno, lo ha ricondotto al pronto soccorso del Santo Stefano.
Giunti a destinazione, però, l’extracomunitario si è svegliato dalla sedazione ed è andata subito in escandescenza non ragionando con la testa. Per prima cosa ha inveito contro i sanitari, poi è stato capace di rompere una parete di legno nella sala d’aspetto e, usandola come ariete, ha sfondato la porta. È stato necessario l’intervento della polizia per freddare gli animi dell’esagitato marocchino, e condurlo quindi in questura.