Le nostre richieste al sindaco di Prato… che sarà

Il Comitato Provinciale Area Pratese di rado è entrato nelle questioni politiche cittadine mantenendo una distanza dai dibattiti  che, in particolare, durante le campagne elettorali hanno animato la città.

Sento però, anche personalmente, la necessità di esternare quelle che secondo molti (soprattutto all’interno del comitato che ricordo si è battuto per il ritorno dell’autonomia del nostro territorio) sono le questione che il nuovo futuro sindaco dovrà affrontare senza mezze misure: SICUREZZA, LAVORO, CULTURA, CENTRO STORICO e IDENTITA’.

Tralasciando nello specifico le questioni sicurezza e lavoro ormai adeguatamente sviscerati nei dibattiti quotidiani, ritengo che il futuro vero di Prato si giochi sul rilancio vero e forte della cultura, partendo dal basso. La serata “Buon Compleanno Politeama”, per esempio, ha espresso chiaramente come semplici cittadini, possano fare cultura semplicemente coinvolgendo le risorse umane del nostro territorio che seppur piccolo, si è rivelato essere particolarmente ricco. La qualità culturale è anche a Prato e pure di livello; penso ad un tenore come Riccardo Buoncristiani, alle corali della nostra provincia, ai cultori della nostra storia locale come Piero Riccomini, a maestri d’orchestra di fama internazionale come il nostro pratesissimo Andrea Vitello. Prato da sola, ha tutte le carte in regola per dare ai pratesi la cultura di cui hanno fame !

Da mesi questo comitato ha espresso, inoltre, la necessità della creazione di un vero e proprio Assessorato al Centro Storico, che possa approntare un vero rilancio del centro, dedicato esclusivamente alla rinascita commerciale e di vita del nostro centro cittadino, promuovendone la permeabilità e le attrattive.

La promozione, infine, di un’identità tutta pratese sarebbe il coronamento di una Prato che con radici forti, guarda al futuro; una città che riscopre se stessa evidenziando il suo passato più positivo in ogni campo, favorendo, così, anche la rinascita di un forte senso di appartenenza ad una medesima comunità, ormai da tempo sopito. Insomma….come un “8 settembre” …..ma tutti i giorni!