Lorenzo Geriola, da Montemurlo all’ospedale San Raffaele di Milano per studiare i segreti del cervello
Il giovane laureato montemurlese in neuroscienze e psicologia, inizierà lunedì prossimo un importante percorso di specializzazione in neuropsicologia clinica. Solo tre posti disponibili, Geriola è arrivato primo. Il San Raffaele di Milano è tra i 25 migliori centri nel mondo nell’ambito delle discipline dello studio del cervello
Montemurlo è eccellenza anche quando si parla di medicina e psicologia. Lorenzo Geriola, 28 anni, lunedì prossimo inizierà la specializzazione post laurea all’ospedale San Raffaele di Milano in neuropsicologia clinica. Un corso d’eccellenza della durata di quattro anni nell’ambito delle neuroscienze, che ogni anno seleziona solo tre professionisti a livello nazionale. Il San Raffaele non a caso è tra i venticinque migliori centri al mondo per lo studio del cervello. La neuropsicologia è una disciplina poco conosciuta, che si inserisce tra la neurologia, la psichiatria e la psicologia e che si occupa della riabilitazione di persone che hanno subito traumi al cervello, come ictus o tumori. In pratica Lorenzo si specializzerà nella riabilitazione delle funzioni cognitive di pazienti neurologici, ma svolgerà anche un potenziamento cognitivo in persone senza patologie. «Sono laureato in neuroscienze cognitive all’Università di Trento e questa specializzazione è il completamento del mio percorso di studi, perché credo che la scoperta della mente sia la vera frontiera dell’essere umano. – racconta Lorenzo Geriola – Una volta conclusa la specializzazione mi piacerebbe continuare a lavorare al San Raffaele nell’ambito della neurochirurgia da svegli per valutare la risposta delle strutture cerebrali nell’ambito di un’operazione al cervello». Un percorso davvero importante che consentirà a Lorenzo Geriola di specializzarsi anche in un tipo di psicoterapia innovativa che si chiama “neuropsicoterapia”, che viene effettuata per quelle persone che presentano un danno cerebrale. Il neuropsicologo clinico è in pratica uno psicologo che possiede conoscenze teoriche specifiche e una formazione pratica relative ai rapporti tra cervello, funzioni cognitive e comportamento.
«Montemurlo non è solo terra di grandi sportivi e industriali, ma anche di validi professionisti specializzati in ambito medico e psicologico. – sottolinea il sindaco Simone Calamai, che qualche giorno fa ha incontrato Lorenzo Geriola – Sono davvero felice dell’importante percorso che il nostro Lorenzo si appresta a compiere alla scoperta del cervello, del quale ancora sappiamo davvero poco. Credo che anche grazie ai suoi studi potremmo compiere dei passi avanti nella prevenzione delle malattie neuro-degenerative sulle quali ancora investiamo troppo poco. Eppure, intervenire precocemente ci aiuterebbe a risparmiare tante risorse pubbliche e a rallentare il decorso di queste terribili malattie »
Un lavoro, quello portato avanti da Lorenzo, che potrebbe aiutare anche i pazienti che soffrono da sindrome da long Covid. Circa il 50% delle persone guarite dal Covid (soprattutto i più anziani), infatti, presentano un deficit cognitivo più o meno grave,« ma il cervello è plastico – e come spiega Geriola- se ben allenato, si può riprendere da qualsiasi trauma».
Infine, una curiosità:Lorenzoe è nipote di nonna Flora Cecchi, 96 anni, l’attrice montemurlese protagonista del film di Luca Miniero “ La scuola più bella del mondo” a fianco di Rocco Papaleo e Christian De Sica, del cortometraggio del collettivo indipendente pratese John Snellinberg e della lettera al personale sanitario dell’ospedale Santo Stefano di Prato per la guarigione dopo il Covi Una bella mente, quella della nonna, che sicuramente Lorenzo vorrà studiare.