Lotta al bullismo e cyberbullismo: a Montemurlo un corso con gli studenti della scuola media per sconfiggere violenza e discriminazione… con la gentilezza

Parte domani il progetto voluto dal Comune di Montemurlo con l’associazione Contrajus. Tra le novità c’è la peer education, l’educazione tra pari, saranno scelti 16 studenti che faranno da tutor ai più piccoli sui temi della corretta gestione dei social e la lotta al bullismo. Gli avvocati dell’associazione Contrajus saranno in classe per fare prevenzione, spiegare i rischi del web e per promuovere relazioni improntate al rispetto e alla gentilezza

Conoscere il bullismo e il cyberbullismo per difendersi ma anche per spezzare alla radice quelle catene d’odio e non accettazione verso chi è diverso per etnia, religione, caratteristiche psico-fisiche, genere, identità di genere, orientamento sessuale, nonché per particolari realtà familiari. Partirà domani, venerdì 20 ottobre, in otto classi della scuola media “Salvemini – La Pira” di Montemurlo, il progetto di conoscenza e prevenzione contro il bullismo, promosso dal Comune di Montemurlo attraverso l’associazione Contrajus. Anche a Montemurlo si sono verificati episodi di intolleranza che negli anni hanno spinto l’amministrazione comunale ha lavorare con forza su questo fronte, come dice il sindaco Simone Calamai:«La prevenzione del bullismo e cyberbullismo sono temi delicati che ci stanno molto a cuore. La violenza fisica, verbale e in rete è molto pericolosa e dannosa. È dunque importante che i ragazzi imparino il rispetto, perché solo insieme siamo più forti».

In classe a Montemurlo arriveranno gli avvocati Paolo Russo e Gianmarco Torrigiani che proporranno un’analisi multidisciplinare e innovativa del fenomeno attraverso un lavoro con gli studenti che vedrà lezioni frontali e laboratori. «Attraverso un linguaggio empatico, il continuo dialogo e confronto con i ragazzi, cercheremo di trasmettere loro, come in un gioco, l’importanza della conoscenza delle regole da seguire sul web e nelle relazioni tra coetanei. – spiega l’avvocato Paolo Russo – I ragazzi vanno affiancati, non vanno lasciati soli di fronte ai tanti pericoli che si nascondono nel dark e deep web. A questo proposito abbiamo previsto uno specifico momento formativo dedicato ai genitori che non sempre hanno la percezione dei rischi della rete». Per gli avvocati di Contrajus è importante, infatti, prevenire i traumi e i danni causati da atti di bullismo e cyberbullismo:«Il nostro lavoro cerca di anticipare e prevenire l’evento dannoso causato da un comportamento scorretto. – aggiunge l’avvocato Gianmarco Torrigiani – Inoltre promuoviamo tra i giovani la gentilezza come stile di vita e modalità di gestione delle relazioni, e cerchiamo di comunicare che la vera forza non sta nella violenza fisica e verbale ma nell’accoglienza e nel rispetto dell’altro». L’associazione Contrajus a questo proposito ad aprile 2024 promuoverà la seconda edizione di “Be Kind – Z Generation Forum”, la grande manifestazione fiorentina che accoglierà circa 900 ragazzi da tutta Italia per parlare di prevenzione del bullismo .L’associazione Contrajus a Montemurlo promuoverà, innanzitutto, la consapevolezza rispetto ai fenomeni del bullismo e cyberbullismo, con particolare attenzione alle loro conseguenze psicologiche e legali per tutti i protagonisti coinvolti: autori, vittime, spettatori, contesti di vita sociale, familiare e scolastici. L’altra novità del progetto è l’introduzione della modalità della peer education, l’educazione tra pari. Tra gli studenti delle otto classi coinvolte saranno scelti 16 ragazzi che assumeranno il ruolo di educatori e spiegheranno ai coetanei e ai ragazzi più piccoli l’importanza del rispetto delle regole nella gestione dei social e del rispetto nei rapporti con gli altri«Da ormai quattro anni promuoviamo nelle scuole del territorio progettualità specifiche legate al tema della prevenzione del bullismo e cyberbullismo- spiega l’assessore alla scuola e gentilezza, Antonella Baiano– Quest’anno introduciamo una nuova modalità per fare consapevolezza rispetto al problema, quella dell’educazione tra pari. Saranno gli stessi ragazzi ad affiancare i loro coetanei e a spiegare loro come comportarsi di fronte ai problemi e come evitarli adottando comportamenti corretti»

Durante il corso saranno analizzati i vari social network e le app di messaggistica maggiormente utilizzate, nonché le metodologie di prevenzione da adottare. Saranno analizzate le responsabilità civili e penali conseguenti al compimento di atti di bullismo e di cyberbullismo, nonché la tematica del relativo risarcimento dei danni subiti dalle vittime. Successivamente i ragazzi saranno coinvolti in attività laboratoriali che vedranno test e processi simulati