Marco Bettio torna in tv

Ti sei divertito?

Il divertimento è stato alla base di quei tre giorni passati a Roma.
Iniziò tutto quando mi chiamarono al telefono per annunciarmi che sarei stato un concorrente di Ciao Darwin 9 e fu una telefonata già allora piacevole e piena di simpatia.
Quando arrivai a Roma la redazione venne ad accogliermi all’uscita della metro e già ci furono tante risate, conobbi i miei primi compagni di squadra e una volta arrivati agli studi vidi una vera e propria famiglia tra tutto il cast e i componenti del programma.
Sono stati 3 giorni indimenticabili in cui mi sono immerso davvero nella felicità più totale, nella conoscenza di persone straordinarie davanti e dietro i riflettori.
Noi tamarri siamo stati da subito un gruppo affiatato come fossimo fratelli e tutt’oggi ci sentiamo in modo privato e in gruppo su whatsapp. E non sono stati da meno tutti i personaggi televisivi già noti come Bonolis, Laurenti, il regista Roberto Cenci ed altri vip del programma e del nostro stesso gruppo con cui ho avuto modo di avere lunghe chiacchierate davvero ricche di entusiasmo.
Posso in poche parole considerare Ciao Darwin l’esperienza televisiva più intensa, divertente ed incredibile che io abbia mai fatto fino ad oggi.

Hai avuto a che fare con un mostro sacro della tv italiana come Paolo Bonolis. Che ricordo hai di lui?

Paolo Bonolis. Bastano solo queste due parole per descrivere di chi stiamo parlando. Ricordo il bellissimo aneddoto in cui venne da noi concorrenti una volta seduti in puntata durante le registrazioni per dirci di stare sereni se in qualche modo ci fossimo sentiti “offesi” qualora ci avesse deriso in modo scherzoso ed ironico come solo lui sa fare.
Questo mi fa capire che oltre ad essere una persona dotata di grande intelligenza, spigliatezza ed ovviamente senso dell’umorismo, fa trasparire il suo lato umano da persona comune di gran cuore.
È stato incredibile trovarmelo dal salotto in televisione a due passi da me, è proprio come lo immaginavo. Un idolo e un grande professionista nel suo lavoro, tra i miei personaggi televisivi preferiti senza ombra di dubbio.

Pubblicità o Tv: cosa preferisci?
Tra queste due categorie tendo ad avere una preferenza per la televisione, ma ovviamente se si parla in modo generale. Mi piacerebbe molto poter fare per esempio una pubblicità di profumi tanto quanto fare un programma televisivo tipo reality show. Quindi posso dire che non sia una vera e propria preferenza, semplicemente dipende da ciò che mi viene richiesto di svolgere.
Considero di pari interesse anche il mondo della fiction e del cinema con cui mi auguro presto di poter entrare in contatto.
Questo mondo in tutte le sue diverse forme, questo è quello che preferisco.
Sei fidanzato e in qualche modo è trapelata qualche immagine rubata con la fortunata modella, lavorare con lei ti imbarazza o ti senti determinato come quando posi da solo per l’obiettivo?
Ciao Darwin è stata un’ esperienza indescrivibile che ho condiviso proprio con lei , l’imbarazzo non esiste tra noi e la determinazione è il mio pane quotidiano da sempre.
Mi vorrei soffermare anche su di lei, Erica Beccaro, modella e fotomodella davanti all’obiettivo, ma altrettanto bella e affascinante al di fuori da tutto questo.
Noi ci capiamo, ci supportiamo ed entrambi abbiamo gli stessi obbiettivi. È stato un cammino che abbiamo iniziato e finito insieme dal primo giorno e penso che vivere questa esperienza con così tanta passione in ugual modo renda il tutto ancora più indelebile ed indimenticabile nelle nostre vite.
Progetti futuri?
Nel futuro vorrei vedere un Marco sempre più presente nel mondo dello spettacolo.
Amo la tv da sempre, come il cinema, come la moda. Io mi sento a casa quando sono immerso in tutto questo.
Progettare qualcosa di specifico non è semplice ma sicuramente voglio fare ancora di più di quello fatto finora. Magari un ruolo in qualche fiction, qualche parte in un film, essere in ogni caso un protagonista.
Concludo nel dire che il mio progetto è quello di affermarmi come modello e attore nel panorama italiano sicuramente e, perché no, anche altrove, sognare non è illegale.