MARCO DI NUNNO: “Ora (La solitudine di Narciso)” è l’esordio del cantautore e performer pugliese

Disponibile da 4 settembre  su tutte le piattaforme digitali e in radio “Ora (La Solitudine di Narciso)”, esordio solista del cantautore e performer pugliese Marco Di Nunno che spazia tra pop d’autore e incastri elettronici.

ASCOLTA IL BRANO: https://song.link/s/5FwRvkl8E2WdeVv9NK1WGO

Un brano scritto di sera, mentre la pioggia batte sull’auto, di fronte ad un mare agitato e quieto allo stesso tempo. Come i sentimenti dell’autore, che in quel momento rimbalzavano ambivalenti dentro di sé. Nato senza una melodia precostituita ma da un vero e proprio “raptus artistico inaspettato”, una bussola interna che guidava la penna in maniera chiara e concisa. Il brano ha preso definitivamente forma con la produzione di Marco Di Martino, in arte DIMA.

“Ora è tutto ciò che sono. Il presente da cui non posso più fuggire. Dall’odore delle cantine, al rumore dei passi di mia madre. Dal tepore del mio petto quando lo accarezzi, al coraggio di guardarmi dentro durante un vento tiepido d’estate. Ora, mi specchio nella solitudine di Narciso, con il bisogno costante di accarezzare l’acqua del tuo fiume e non più del mio. Ora sono fragile, testardo e ostinato. Il mio sound ribolle di vita. I miei testi sono attese d’amore e sospiri negati ma con la dolcezza delle foglie che cadono in autunno. Ora, come un profeta di luce, sto per compiere il mio viaggio.” – Marco Di Nunno.

CREDITS
Testo: Marco Di Nunno
Musica: Marco Di Nunno e Marco Di Martino
Arrangiamento: Marco Di Martino (DIMA)
Chitarre: Francesco Cassano
Foto e copertina: Alberto Mocellin (BALTO)

 
CHI È MARCO DI NUNNO?
“Sono un testardo sognatore pugliese. Vivo tra la veracità Barese e il caos della Capitale e nel mezzo, qualche viaggio intercontinentale con un progetto di musica a cappella cui faccio parte da un paio d’anni.
Faccio della musica, il mio lavoro. E lo difendo con dignità, ogni giorno, cercando di migliorare, nel mio piccolo, un sistema che non sempre funziona.
Mi piacciono le persone. Le loro sfumature. A volte abbraccio quelle sbagliate. Altre, allontano quelle giuste.
Mi sento tutti i giorni una gazzella che cerca di correre più veloce degli altri, per salvarsi la vita, ovviamente. E Questa sensazione, mi spinge a voler osare sempre più in alto.
Sono qui per dire la verità.
Con la mia musica.
La mia voce.
Le mie rime”.

Marco Di Nunno è un cantante e performer italiano di stampo pop-rock. Formatosi tra le mura di alcune delle più importanti accademie di Bari, Roma e Milano, egli connette la sua versatilità artistica viaggiando tra la musica e il palcoscenico del teatro.
Tra le sue esperienze più annoveranti, Marco è uno dei membri ufficiali dei “Mezzotono Piccola Orchestra Italiana Senza Strumenti” in cui contribuisce come Baritono e BeatBoxer, ad un progetto ventennale e innovativo di musica a cappella che lo vede impegnato con tournée in giro per il mondo.
Abbraccia il suo bisogno di esprimersi come cantante solista prima con partecipazioni televisive come Amici16 e The Band su Rai1, poi nelle dirette del “Mattin Show di “VivaRai2”, assieme a Rosario Fiorello, coadiuvando un’esperienza artistica unica a sé.
Nel campo del teatro musicale è attualmente impegnato con le produzioni di “My Fair Lady” e “I Promessi Sposi Opera Moderna”.
Nella prima, che vede Serena Autieri protagonista, Marco ricopre vari ruoli secondari e di Ensemble, mentre nella seconda è Renzo Tramaglino, con la regia di Graziano Galatone.
“ORA” è il suo progetto discografico d’esordio. Un mix di parole, immagini, giochi ritmici ed incastri metrici a stampo Pop, accompagnati da un fedele e specifico concept d’arrangiamento in stile elettronico, realizzato dal produttore Marco Di Martino, in arte DIMA.
I suoi testi contengono molte figure chiave. Una di queste è quella della donna, immagine frequente nei suoi brani. Lei può rappresentare sia il suo antidoto al male, sia l’elemento fagocitante dalla quale vorrebbe scappare. Ed è proprio qui che vive la dicotomia sonora del suo sound, a tratti melanconico ma aggressivo allo stesso tempo, quasi a voler significare una sua ribellione interna per ciò che non accetta, con una conseguente spinta verso la vita.