Masso di Pietro Strozzi, il Comune valorizza il punto panoramico Il Gruppo Alpini di Montemurlo
Il Gruppo Alpini di Montemurlo, grazie al contributo dell’amministrazione comunale, ha posizionato due panchine da dove ammirare una bellissima veduta sulla piana tra Firenze e Pistoia. Installata anche la nuova segnaletica turistica
Il Covid, costringendoci a casa, ci ha insegnato a scoprire le piccole meraviglie che abbiamo intorno e di cui talvolta neppure ci accorgiamo. È il caso del Masso di Piero Strozzi, un meraviglioso punto panoramico facilmente raggiungibile a piedi da tutti, non distante dal borgo della Rocca di Montemurlo, che il Comune di Montemurlo, grazie alla collaborazione del Gruppo Alpini di Montemurlo, ha valorizzato attraverso l’installazione di due panchine e la realizzazione di una nuova segnaletica turistica che dalla via Baronese conduce al Masso. L’intervento è stato realizzato nei mesi scorsi ed oggi tutti camminatori che raggiungono la vetta possono godere del panorama sulla piana tra Firenze e Pistoia comodamente seduti su due belle panchine. « Si tratta di un piccolo lavoro ma che va nella direzione della sempre maggiore valorizzazione del territorio e delle sue ricchezze storiche e naturalistiche. – spiega il sindaco Simone Calamai – Arrivare al Masso Strozzi, infatti, è solo l’inizio di un viaggio alla scoperta delle tante storie che ha da raccontare Montemurlo».
Il Masso di Pietro Strozzi è considerato un luogo di valore sacrale. Sembra che qui in epoca romana sorgesse un tempio pagano (lo testimoniano alcune rocce squadrate che si trovano in zona) e, con l’avvento del cristianesimo, per secoli è stato meta di rogazioni e processioni. Tutt’ora il giorno dell’Ascensione i montemurlesi vengono al Masso Strozzi in processione, mentre nel 1934 fu don Paolino Contardi a far sistemare la grande Croce che ancora si trova sulla sommità della vetta. Il luogo però è anche strettamente collegato anche alle ben note vicende della battaglia di Montemurlo del 1537. Lo dimostra il toponimo, che riporta difatti alla storia di Pietro Strozzi, figlio di Filippo, uno dei fuoriusciti repubblicani che insieme ai Valori e ai Pazzi, osò sfidare la supremazia medicea, asserragliandosi nel castello di Rocca. La tradizione orale racconta che Pietro Strozzi, nei giorni concitati della battaglia, si recasse al Masso attraverso un passaggio segreto che dalla Rocca conduceva fin qui, per scrutare l’orizzonte e avvertire i ribelli dell’arrivo delle truppe medicee di Cosimo I che di li a poco avrebbero asserragliato la Rocca. Altre fonti, invece, indicano la titolazione a Pietro Strozzi del masso di vedetta allo spirito libertario e di rinascita nazionale della classe intellettuale protagonista del Risorgimento, che ebbe in quest’area protagonisti di primo piano quali Atto Vannucci al Montale e Giovanni Battista Niccolini a Montemurlo.