MEZZOGIORNO DI FUOCO IERI A PRATO IN ZONA MERCATO. SONO STATI ESPLOSI ALCUNI COLPI D’ARMA DA FUOCO.
È quanto accaduto ieri lungo il fiume Bisenzio a Prato. Mentre una folla di persone si accalcava fra le bancarelle del mercato di viale Galileo Galilei, intorno alle 12.00 sono stati uditi alcuni colpi d’arma da fuoco esplodere da una distanza di 100 metri circa. Molti hanno creduto che si fosse trattato di petardi e invece no, si era trattato di spari usciti dalla pistola di alcune volanti della polizia accorse sul posto per dare la caccia a 3 nigeriani gestori di un vasto giro di spaccio.
Prato è una città che da capitale del tessile si è trasformata oramai nella capitale dello spaccio di droga, dove la gestione di questo tipo di mercato risulta essere in mano ai nordafricani. Tuttavia, la vigilanza messa in atto già a partire dal 1° gennaio 2015 per ordine del prefetto di Prato, dove sono stati messi in atto una serie d’interventi e di provvedimenti per limitarne la diffusione e per reprimerne il consumo, non hanno tardato a portare lodevoli risultati nella lotta contro la droga.
Lodevoli risultati ci sono stati, ma non sufficienti per far rispettare l’ordine pubblico, basti pensare che 2 dei 3 nigeriani posti in stato di fermo, già nel mese di marzo erano stati fermati dalla polizia sempre per reati legati allo spaccio di droga. Tuttavia, i serrati controlli da parte dalla polizia e dei carabinieri sul territorio pratese, hanno comportato anche a un’emigrazione da parte di piccoli spacciatori lungo le linee ferroviarie, piantando bandiera alle stazioni di Firenze Rifredi e di Pistoia. Pistoia ha assistito fare scalo ferroviario alla stazione della Capitale della Cultura per il 2017, in quest’ultimi mesi, a un susseguirsi continuo di pellegrini – fra tossicodipendenti e pusher (il solito film visto prima a Prato) -. L’emergenza sicurezza si è fatta così sentire anche a Pistoia dove il 28 aprile scorso è stato convocato un incontro denominato “Pistoia, Stazione di Pistoia“, su iniziativa del circolo Pistoia Centro del Pd. A quest’incontro era stato chiamato a partecipare anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Prato, Luigi Biancalani.
Il sistema di spacciare la droga nel territorio pratese, nel frattempo, è mutato. Non vi è più il singolo spacciatore ma un’aggregazione dove ciascuno ha il proprio ruolo. C’è quello che si occupa di spostare la droga dal nascondiglio, quello che la consegna e quello che incassa. Un sistema decentralizzato che minimizza i rischi degli spacciatori.
È anche forse il quadro dei 3 nigeriani catturati ieri. Soggetti già da qualche giorno tenuti sott’occhio dalla polizia. Si tratta di 3 spacciatori, di età compresa fra i 25 e i 32 anni, che godevano di un permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari. Queste persone tenevano nascosta la loro merce fra gli arbusti che crescono sull’argine del Bisenzio. All’arrivo delle forze dell’ordine uno di loro ha tentato di scappare salendo a bordo della sua bicicletta, ma trovandosi poi braccato si è gettato in acqua tentando di attraversare il fiume a nuoto. Ma anche quel tentativo di fugga è stato vano perché nel frattempo i poliziotti hanno raggiunto quell’argine e lo hanno catturato. Dopo la cattura il nigeriano è stato condotto in ospedale perché sembra che abbia ingerito una grossa quantità di ovuli contenenti droga. Saranno gli esami radiologici ad accertare la verità di questi sospetti; e sulla base di ciò verranno poi presi provvedimenti.