Montemurlo festeggia la Repubblica nel ricordo di Luana e Sabri. Il sindaco Calamai, cita l’articolo 1:« Un dovere di tutti garantire un lavoro buono e sicuro»
Nonostante le restrizioni per la pandemia ancora in corso, il Comune di Montemurlo ha celebrato questa mattina il 2 giugno, Festa della Repubblica, in piazza della Libertà. Una cerimonia a cui hanno partecipato anche una ventina di neo maggiorenni montemurlesi ai quali il sindaco Simone Calamai ha donato una copia della Costituzione: «Spero che la leggerete con attenzione e che ne trarrete quei i valori e quei i principi che vi potranno formare come cittadini forti e consapevoli, pronti ad affrontare le sfide dell’età adulta per costruire un mondo migliore», ha detto rivolgendosi ai ragazzi. Una festa della Repubblica nel ricordo di Luana D’Orazio, la 22enne morta un mese fa in un’orditura di Oste e del suo coetaneo Sabri Jaballah, il giovane morto il 2 febbraio in una ditta di Montale. «Se vogliamo costruire un Italia migliore, dobbiamo ripartire dall’articolo 1 della Costituzione: “Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”.Un’ Italia che oggi, attraverso il lavoro e le risorse del Recovery Fund, dia nuova fiducia e prospettive reali di futuro ai propri giovani, alle donne, ai più fragili.- ha detto il sindaco Calamai- Una promessa purtroppo tradita nel caso di Luana e di Sabri, e con loro tutte le vittime del lavoro, che ci chiedono di non voltarci dall’altra parte, ma di impegnarci per reclamare un lavoro buono e sicuro, che sia fonte di vita e di emancipazione, non di morte. Un lavoro che garantisca diritti e tutele di tutti i lavoratori senza distinzione di nazionalità, di età, di sesso». Il sindaco Calamai ha poi voluto dedicare un lungo applauso per ricordare i due giovani operai morti.
La cerimonia si è conclusa con una dedica a tutti i giovani che si affacciano all’età adulta:«Per voi, cari ragazzi, vorrei un mondo fatto di opportunità.- ha detto il sindaco Calamai- Vorrei un mondo e un Paese più uniti, incentrati attorno ai valori dell’umanità, della solidarietà, dell’equità, della giustizia e della fiducia. Un mondo dove il “noi” prevale sull’ “io”». E quindi il sindaco ha citato le parole di Don Lorenzo Milani, che sulle pareti della sua scuola a Barbiana aveva fatto scrivere in inglese “I care”, cioè me ne preoccupo, mi interessa. « Questo l’augurio più grande che faccio a tutti noi: prenderci cura gli uni degli altri, preoccuparsi del bene comune, dell’ambiente, dei più deboli tra noi, dei nostri vicini».
Due dei neo maggiorenni presenti Diego Caffarella e Asia Luongo hanno letto alcuni brani tratti dal Discorso di Piero Calamandrei agli studenti di Milano nel 1955 e di Liliana Segre ai maturandi nel 2020. Questi i nomi dei diciottenni che hanno ricevuto la Costituzione dal Sindaco e che erano presenti in piazza (vedi foto)Bargiotti Alice, Biondi Lorenzo, Caffarella Diego, Coppini Vittorio, Del Vecchio Fabio, Luongo Asia, Masiani Maria Mercedes, Nocentini Sara, Paganucci Flavio, Pezzoli Matilde, Poli Gabriele, Puggelli Andrea e Taiuti Greta.