Montemurlo, fischio d’inizio del Trentatreesimo Torneo dei Rioni. La detentrice al titolo 2023, Strada Mulino, in sfida con il rione Oste.

 Lo Stadio Comunale Ado Nelli di Montemurlo puntava sulla partecipazione di un rispettabile numero di spettatori in tribuna ad assistere al calcio d’inizio della 33esima edizione del Torneo dei Rioni cittadini, tra la squadra detentrice della coppa, Strada Mulino, e la squadra pretendente, Oste; quest’ultima in muta bianca, mentre la prima in completo verde-nero. E le aspettative si sono mostrate soddisfacenti, ma ancora di più lo è stato quanto avvenuto nel rettangolo di gioco.

E ieri sera, lunedì 17 giugno 2024, sotto il sereno cielo blu di una stagione oramai prossima all’estate, il pubblico si rilassava nelle scalinate perdendosi in chiacchere, prima dell’inizio della partita. E a bordo campo, assieme agli organizzatori dell’evento e ai tecnici, vi erano presenti le rappresentative del Comune, tra cui il sindaco, Simone Calamai.

Intorno alle 22.00 le squadre scendono in campo e il sindaco proclama il suo discorso di ringraziamento e di benvenuto a tutti i presenti. Le formazioni si dispongono allineate sul terreno di gioco a mo’ di barriera verso il pubblico. È la linea di mezzeria che le divide. L’asticella dell’adrenalina è salita al punto più alto nei ventidue atleti, la tensione è altissima. E lo è pure fra gli spettatori che iniziano a rumoreggiare distendendo così i picchi di eccitazione. Come prescrive il rito, il capitano della squadra Strada Mulino sorregge la coppa e l’accompagna a bordo campo deponendola sull’apposito tavolino per metterla a disposizione della bandiera che uscirà vincitrice a fine campionatino.

Al primo fischio del direttore di gara la partita mostra subito le sue intenzioni: grinta e aggressività da entrambe le parti, ma una marcia in più sulle gambe l’hanno i ragazzi dell’Oste, al punto che, intorno al quindicesimo minuto di gioco, un colpo di testa su uno spiovente proveniente dalla parte sinistra dell’estremo difensore del rione Strada Mulino, incolla il pallone sulla traversa. Il pubblico si diverte di fronte al buon gioco che offrono entrambe le formazioni, con passaggi precisi e ben coordinati, molto probabilmente sul rispetto di schemi preparati a tavolino.

Il gioco aggressivo dei bianchi dell’Oste è comunque tenuto sotto controllo dal rione in maglia smeraldo malgrado qualche palese difficoltà, e per di più, una manciata di minuti dopo aver rischiato di passare in svantaggio per il colpo di testa finito sulla trave orizzontale, ecco che timidamente si porta in avanti con velocissimi contropiedi che i bianchi non agevolmente riescono a sventare. E quasi allo scadere del primo tempo, la squadra in maglia verde per poco non passa in vantaggio con un tiro dal lato sinistro della porta che incontrastato fotografa interamente la linea bianca lunga 7,32 metri che unisce i due pali, finendo poi di poco a lato. Tuttavia, ancora il direttore di gara non ha mandato le squadre negli spogliatoi, che un altro tiro finisce di poco a lato facendo tremare di nuovo la porta in maglia bianca.

Il quarto d’ora di riposo e il sorseggiare del tè caldo dal thermos fungono da carburante per le gambe e per lo spirito dei calciatori dell’Oste, che ripartono subito in avanti come se i primi quarantacinque minuti di gioco non ci fossero stati. E, apparentemente freschi come una rosa, al fischio d’inizio della ripresa si portano pericolosamente in attacco con intenzioni tanto serie da arrivare quasi subito a sfiorare il gol a seguito di un calcio d’angolo.

Certo, la partita è bella ed è divertente, alimentata anche da un gioco duro ma non cattivo e la compostezza tanto delle panchine quanto delle tribune, com’anche dei ventidue protagonisti in campo, rendono omaggio a questa favola calcistica.

Il gioco c’è e c’è la consapevolezza di dover vincere a tutti i costi e dunque non è permesso lasciare tanti spazi di gioco agli avversari; tuttavia, però, in presenza di certe difficoltà con la palla in movimento è necessario doversi talvolta affidare ai calci piazzati, com’è accaduto intorno al decimo minuto della ripresa quando il pallone sorvola la barriera in verde smeraldo e costringe l’estremo difensore a compiere un plaudito intervento. Si era trattato di un forte brivido che aveva gelato la voce dei tifosi e la schiena della panchina del rione Strada Mulino. Steso copione emotivo per gli stessi è avvenuto una ventina di minuti più tardi, quando il medesimo portiere è stato chiamato in causa per sventare un altro pallone insidioso, ma è proprio a seguito di quell’intervento che sul suo rinvio ne è uscito il gol del vantaggio. Dopo l’impeccabile intervento del portiere, il rione Strada Mulino ha alzato la testa e con un rapidissimo contropiede, tanto veloce quanto lo poteva essere stata – in proporzione – la vettura di Maranello con a bordo Michael Schumacher, è andato a segno dopo una serie di scambi.

Dinanzi all’episodio il morale dei ragazzi del rione Oste sarebbe dovuto precipitare a terra ma non è stato così, anzi, la squadra ha come dato l’impressione che si fosse rinforzata ancora più di prima. C’è da considerare che il tempo a disposizione per riportare il risultato in equilibrio è scarso, e dunque è necessario mettercele tutta. La cosa sicura è che la partita non è ancora terminata e i giovani in maglia bianca sanno che ce la potrebbero fare. Battuto il centro campo ripartono spediti come prima, o forse più di prima, verso la metà campo verde smeraldo tanto da giungere a far togliere il fiato a tutti quando un colpo di testa, che finisce a lato della porta, fa esulta per un istante i tifosi del rione Oste se non fosse che, ancora una volta, l’estremo difensore Strada Mulino, con uno spettacolare colpo di reni, si allunga tutto fermando la palla a terra alla sua destra.

A quel punto si chiude la gara sul vantaggio del rione Strada Mulino.

Il Torneo dei Rione è appena iniziato ed è pronto a regalare altre importanti emozioni. Da non mancare

 

k.