Montemurlo, nonostante sia un Comune virtuoso, costretto ad aumentare la Tari. Il sindaco Calamai: «Noi astenuti in assemblea Ato. Non comprendiamo del tutto le ragioni degli aumenti». Sgravi e incentivi per famiglie e imprese per far fronte agli aumenti
Il Comune di Montemurlo nella seduta di lunedì 30 maggio si appresta ad approvare il piano tariffario Tari, la tassa sui rifiuti, per l’anno 2022. Un atto che arriva a seguito dell’approvazione del Piano economico e finanziario (Pef) a livello di ambito di Ato Toscana Centro lo scorso lunedì 23 maggio, che come conseguenza porta ad un incremento tariffario per gli utenti domestici pari al 5% e per quelli non domestici (attività e imprese) del 9%. Aumenti direttamente derivanti dal Pef di Ato, che hanno suscitato non poche perplessità nell’amministrazione comunale di Montemurlo, che si è astenuta al momento del voto in assemblea dei soci. Il sindaco Simone Calamai si è subito mosso per ridurre al minimo l’impatto su imprese e famiglie: «Montemurlo riesce a contenere gli aumenti in un limite non eccessivamente impattante, grazie al buon contesto del servizio di igiene urbana nel quale si trova ad operare. – spiega il sindaco Simone Calamai – Nonostante l’applicazione degli incrementi previsti dal Piano d’Ambito, se gli aumenti avranno tutto sommato degli effetti contenuti rispetto ad altre realtà, lo dobbiamo al fatto che le tariffe Tari a Montemurlo beneficiano di un effetto di trascinamento positivo per i buoni risultati ottenuti in questi anni, basti pensare che la raccolta differenziata a Montemurlo ha sfiorato nel 2021 l’80%. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che le tariffe a Montemurlo sono ferme ai livelli del 2008». Il Comune di Montemurlo ha dunque espresso la propria contrarietà agli incrementi nella riunione di ambito di Ato Toscana Centro di lunedì scorso, come spiega l’
BENEFICI ECONOMICI PREVISTI DAL COMUNE PER MITIGARE GLI AUMENTI- Il Comune di Montemurlo per venire incontro a famiglie ed imprese ha già messo in campo una serie di azioni che consentiranno di mitigare gli effetti degli aumenti tariffari. Le attività produttive, a seguito delle modifiche al regolamento Tari approvato nel 2021 (come previsto dal decreto legge 110/2020), potranno beneficiare di riduzioni tariffarie sulla base dei rifiuti smaltiti in modo differenziato. Per alcune tipologie di rifiuto differenziato (ad esempio, carta e cartone, imballaggi in plastica) è previsto, infatti, un meccanismo di premialità che riconosce uno sconto fino al 100% della quota variabile della tariffa, proporzionato al quantitativo di queste tipologie di rifiuto prodotto.«Pensiamo che, attraverso questo tipo di soluzione, si possa attutire l’impatto degli aumenti della Tari sulle imprese- dicono Calamai e Vignoli- che si vedranno riconosciuto concretamento l’
Agevolazioni tariffarie – Tra le varie riduzioni previste sia di tipo economico che ambientale, le famiglie che utilizzano correttamente il composter per il conferimento dei rifiuti deperibili (scarti di cibo, bucce, puliture di verdure ecc..) avranno diritto ad una riduzione del 10% sulla parte variabile della Tari.
Confermate anche le agevolazioni per chi conferisce al centro di raccolta i rifiuti non trattati dal porta a porta (come ingombranti, RAEE domestici, sfalci di potature, olio alimentare ecc…). In questo caso sarà riconosciuta, limitatamente alla parte variabile, una riduzione massima del 30%. Agevolazioni anche per le aziende – fino ad un massimo del 30% – da concedere sulla parte variabile della tariffa a scaglioni in base al raggiungimento di una determinata percentuale di rifiuti avviati alla raccolta differenziata, sia tramite il gestore del servizio pubblico, sia tramite ditte private, debitamente autorizzate, rispetto alla quantità di rifiuti prodotti.
Inoltre, le aziende che aderiscono al sistema di raccolta delle merci deperibili ( per l’adesione al sistema di raccolta differenziata svolto dal gestore o per avvio a riciclo dei rifiuti tramite terzi debitamente autorizzati) verrà concessa una riduzione nella misura del 30% limitatamente alla parte variabile della tariffa.
Benefici anche per le attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere, che producono o distribuiscono beni alimentari, e che a titolo gratuito li cedono, direttamente o indirettamente, agli indigenti, alle persone in condizioni di bisogno o per l’alimentazione animale. In questo caso il Comune ha previsto una riduzione della parte variabile della tariffa in relazione alla quantità, debitamente certificata, dei beni e dei prodotti ritirati dalla vendita e oggetto di donazione. La riduzione, applicata sulla parte variabile della tariffa, è concessa nella misura del 2%, al raggiungimento del 70 % di quantità di beni alimentari ceduti a titolo gratuito rispetto alla quantità di rifiuti prodotti.
Attenzione anche per le famiglie indigenti o con persone fragili. Sono esentati dal pagamento della Tari (quota variabile) i nuclei familiari con reddito Isee pari o inferiore 7 mila euro, mentre per chi ha un Isee da 7 mila a 9 mila euro avrà diritto ad un’esenzione parziale della quota variabile della tariffa. Sconti anche per i nuclei composti da un’unica persona o per le famiglie di cui fa parte un handicap grave o un invalido civile superiore al 75 %. In questo caso per un’abitazione fino a 120 metri quadri di superficie la riduzione sarà pari al 60%.