Montemurlo raccontaci, oggi l’inaugurazione ufficiale dell’affresco al Centro Giovani “David Sassoli”
Il sindaco Calamai e l’assessore alla cultura Giuseppe Forastiero hanno incontrato due delle autrici della grande opera murale che è stata installata nell’atrio del Centro Giovani
Si è svolta questa mattina al Centro Giovani “David Sassoli” di piazza Don Milani l’inaugurazione dell’affresco “Montemurlo raccontaci”, opera di Caterina Tempestini, Carolina Velia Frasconi, Lucia Coccoluto Ferrigni e Silvia Ridi, componenti dell’Associazione artistica “Trame a pois” di Montemurlo. L’opera, donata dagli artisti al Comune, era stata installata in piena pandemia e mai inaugurata ufficialmente. Così stamattina il sindaco Simone Calamai e l’assessore alla cultura Giuseppe Forastiero, insieme al presidente della Pro-loco Lorenzo Scrozzo e all’ex presidente Giorgio Voria, hanno incontrato due delle autrici del quadro :«Finalmente presentiamo ufficialmente quest’opera alla cittadinanza, che ha trovato casa al Centro Giovani, un luogo di cultura e incontro per la nostra comunità. – sottolineano il sindaco Simone Calamai e Giuseppe Forastiero, assessore alla cultura – L’arte è una ricchezza straordinaria e come amministrazione comunale, accanto al prioritario impegno per il lavoro e lo sviluppo, cerchiamo di affiancare la promozione artistica e culturale di un territorio che, come ci ricorda il titolo del quadro, ha tanto da raccontare e trasmettere».
L’opera “Montemurlo raccontaci” è un affresco e graffito su supporto ligneo, realizzato nel 2010 e già esposto, sempre nello stesso anno, all’interno della mostra “Le stanze del sapere”, allestita alla biblioteca “Bartolomeo Della Fonte”, che le autrici hanno deciso di donare all’amministrazione comunale. La tecnica esecutiva appartiene alla classica scuola della pittura murale con l’utilizzo di intonaco (calce e sabbia) e pigmento, strettamente legata a tempistiche rapide di esecuzione per mantenere la realizzazione di un “buon fresco fiorentino” ma rivisitata in chiave contemporanea. L’opera, di grandi dimensioni (1,50 x 3,70 metri), vuole essere una sorta di fotografia alla fine di una passeggiata sul territorio alla scoperta della cultura e delle tradizioni del territorio.