MOTIVAZIONI DELLA LOTTA PER LA PROVINCIA ANCORA OGGI VALIDE PER LA NOSTRA CITTÀ PER INFINITI PROBLEMI E “PERICOLI” ESTERNI TESI AD IMPOVERIMENTO SERVIZI UFFICI

L’idea della Provincia di Prato non nasce dal nulla, debbono esserci condizioni, radici, motivazioni, e non avrebbe  sviluppo  se non fosse confortata dalla obbiettività della situazione. L’aspirazione a migliorare  è  comune a  tutto il genere umano, nessuno si accontenta del proprio stato. Ciò vale oltre che  per il singolo  anche per il gruppo e quindi per la comunità. I movimenti popolari hanno una ideologia ma essa  deriva dalla necessità di favorire lo sviluppo della propria posizione  economica-sociale. Chi sa di  valere non meno di altri e di avere di questi le stesse necessità  cerca di uscire in qualche modo da  un sottordine che, se codificato, diviene discriminazione bella e buona …..” Rolando Caciolli.

Rilette a venti anni  di distanza, queste parole spiegano meglio di altre lo spirito che anima il nostro Comitato. È giusto quindi lottare per migliorarsi? A questa domanda segue un’ovvia risposta affermativa.Da qui il nostro impegno quotidiano per cercare di migliorare la città impegnandoci per far sì che diventi una “città compiuta” consapevoli del valore dei Pratesi. Molti passi sono stati fatti ma percepiamo sempre una negativa “sudditanza psicologica”. Con tale spirito fu  intrapresa anche la lotta per l’ottenimento della  provincia(l’avvenimento più importante del secolo scorso per Prato), dunque  non per mero companilismo ma per legittimo e sacrosanto interesse collettivo. Ad oggi solo l’istituzione provinciale assicura servizi e “considerazione” da parte dello Stato e Prato ne ha  molto  bisogno.