Multiutility della Toscana e sindacati: ‘Insieme in un sistema di solide relazioni industriali’
I vertici di Alia Multiutility e Cgil, Cisl e Uil Toscana firmano il Protocollo di intesa per consolidare e sviluppare lavoro e occupazione
Firenze, 17.07.2023 – Un sistema di solide relazioni industriali, partendo dalla costituzione della nuova Multiutility della Toscana, che aiuti a consolidare e sviluppare l’occupazione attraverso il metodo del confronto preventivo e partecipativo dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali. Da una parte i vertici della Multiutility, che si pone l’obiettivo di superare l’attuale frammentazione dei servizi pubblici toscani consentendo un salto su scala industriale per arrivare a una riduzione delle tariffe; dall’altra i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, disponibili a garantire un confronto proficuo e costante sullo sviluppo e il consolidamento dell’iniziativa. Tutti protagonisti del ‘Protocollo di intesa sul processo di costituzione della Multiutility Toscana’, firmato questa mattina nella sede di Alia, in via Baccio da Montelupo a Firenze.
Per rendere operativo il protocollo, i vertici aziendali e i rappresentanti sindacali hanno convenuto sull’opportunità di dare vita a un ‘Comitato di relazioni industriali di gruppo’ composto da rappresentanti delle aziende coinvolte nel processo di fusione e dai delegati sindacali (Rsa e Rsu), insieme alle organizzazioni sindacali regionali. Obbiettivo condiviso è quello di garantire un confronto sulle tematiche di interesse sindacale per la salvaguardia dei diritti e delle tutele dei lavoratori, fermo restando che le materie oggetto di trattativa contrattuale saranno affrontate nei rispettivi tavoli di confronto aziendali.
Il confronto sarà comunque avviato in modo preventivo sul processo di consolidamento e sviluppo del progetto Multiutility; sul piano industriale, i perimetri societari, l’andamento economico e produttivo; sull’andamento occupazionale e degli appalti; sull’evoluzione contrattuale e legislativa dei settori; sulla qualità dei servizi e la soddisfazione degli utenti.
Da sottolineare che, in discontinuità con il passato, è stata messa nero su bianco l’intenzione di internalizzare alcuni dei servizi attualmente dati in appalto da parte di alcune delle società coinvolte nel processo di fusione, così da permettere la qualificazione del lavoro, l’innovazione, la tecnologia e gli investimenti che garantiscano la massima efficienza operativa, la salvaguardia dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori.
Per Alberto Irace, amministratore delegato di Alia Multiutility Toscana, si tratta di ‘un protocollo che garantisce più crescita e più diritti’. Aggiunge il presidente Lorenzo Perra: ‘La firma di questo documento conferma che la costituzione della Multiutility si basa, oltre che sulla valorizzazione del territorio e sulla tutela dei clienti, anche sul rafforzamento del ruolo del lavoro e dei lavoratori’.
Per Fabio Berni, segretario della Cgil Toscana, ‘questo protocollo ha al centro i diritti del lavoro, una forte attenzione a tutto il perimetro del gruppo e degli appalti e alla salute e sicurezza sul lavoro, oltre alla qualità e sostenibilità del servizio per i cittadini utenti’.
Spiega Ciro Recce, segretario generale Cisl Toscana: ‘Il protocollo traccia la strada affinché la Multiutility possa diventare un punto di riferimento e un modello per superare la frammentazione esistente attraverso la ricerca di nuove sinergie, la razionalizzazione dei costi che possa portare anche a una riduzione delle tariffe per i cittadini, la digitalizzazione, le nuove tecnologie, la creazione di sviluppo e investimenti per aumentare l’occupazione di qualità, l’internalizzazione di servizi attualmente in appalto. E dà il via a un nuovo modo di fare le relazioni sindacali’.
Anche Paolo Fantappiè. segretario generale Uil Toscana, punta sul rafforzamento delle relazioni sindacali e sottolinea ‘l’attenzione particolare all’occupazione, alla qualità della stessa, al miglioramento del servizio e all’abbattimento delle tariffe’. Conclude Fantappiè: ‘Importante la nota relativa alle attività in appalto con l’impegno di internalizzare una parte di esse con una maggiore attenzione alla tutela dei diritti del lavoro relativi a questo comparto’.