Nasce DE.CO, Denominazione Comunale, in Sicilia un Ente Organizzativo che si estende in tutta Italia nel nome di Luigi Veronelli.

Ricorre in questi giorni l’anniversario della morte di Luigi Veronelli. Sono ormai 15 anni che non c’è più ma è vivo il ricordo di come  si muoveva tra enologia, gastronomia, politica, cultura letteraria, filosofia, Veronelli si muoveva con abilità e leggerezza, una grande penna e un grande conoscitore di vini.

Veronelli, negli ultimi anni di vita, ha portato la sua attenzione a favore di una giusta causa che è quella delle Denominazioni Comunali (DE.CO) , un tema importante e basilare sulla delicata valorizzazione dei prodotti agricoli dei Comuni italiani,  denominazione sulla quale operarano i sindaci per la salvaguardia dell’identità di un territorio legato ad una produzione specifica.

La Denominazione Comunale è nata da un’idea geniale del compianto Gino Veronelli e, ad oggi, è già stata adottata da diversi comuni italiani per tutelare e valorizzare principalmente la produzione tipica del mondo agricolo, ma anche i piatti della tradizione e alcuni prodotti artigianali di eccellenza.

E la Sicilia ha voluto celebrare l’idea di Veronelli, creando un Ente Organizzativo, “Donne delle DE.CO sulle tracce di Veronelli”, presieduto da Marika Orlando, allieva del Maestro, coadiuvata da  Bruno Sganga,  enogastronomo e giornalista, coordinatore per oltre 15 anni delle attività editoriali di Veronelli, ideatore e realizzatore delle De.CO.

L’incontro con la stampa è avvenuto il 29 giugno al Merola Home, magnifica proprietà della Famiglia Merola, a Misterbianco, vicino a Catania dove abbiamo potuto incontrare la neo eletta Presidente Marika Orlando.

L’iniziativa, presentata dal noto critico enogastronomico Bruno Sganga, ha avuto il patrocinio della Regione Sicilia, ha visto la partecipazione di Dario Cartabellotta, Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, e di Nino Sutera, Responsabile dell’Osservatorio Neorurale dello stesso dipartimento. Entrambi hanno espresso il loro sostegno e il loro impegno nel valorizzare le tradizioni agroalimentari siciliane e nazionali. Il direttivo delle “Donne delle De. Co.” comprende altre figure importanti di professioniste e di imprenditrici come Maria Diana, nota imprenditrice di Canicattì con la sua azienda Termine specializzata in produzione gastronomica dolce e salata, e Silvana Laviola, professionista event/planner che ha assunto un ruolo dirigenziale all’interno del direttivo nazionale.

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi produttori, appassionati del buon cibo e buon vino, ma anche protagonisti dell’arte e della cultura, tutti uniti nel celebrare la creatività e il talento delle donne italiane. Il Sindaco di Mandanaci, Armando Carpo, ha preso la parola durante la conferenza, sottolineando l’importanza di iniziative come questa per la promozione del territorio e delle sue tradizioni.

Incontriamo la neo/presidente per una interessante intervista: Marika Orlando:

Dottoressa Orlando complimenti e auguri per questa sua importante realtà che si concretizza oggi, “sulle tracce di Veronelli”, come avete ricordato.

Grazie. Le donne DE.CO è un Ente Organizzativo e si tratta in effetti di un sistema che vuole difendere il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.

Praticamente un marchio?

La De.Co. non è un marchio ma un riconoscimento concesso dall’Amministrazione Comunale a prodotti, lavorazioni e quant’altro strettamente collegata al territorio e ai suoi abitanti.
La De.Co. viene attribuita dal Comune con apposita deliberazione consigliare ed è indubbiamente legata alla produzione tradizionale del territorio.

Ma la DE.CO è molto importante anche per un percorso turistico, nasce anche con lo scopo di valorizzare dal punto di vista turistico le località e le comunità legate a prodotti specifici e locali.

Come si immagina il vostro percorso?

Io immagino il mio lavoro, il nostro percorso,  come un contenitore, guidato da una relazione tra il passato e il futuro. Quasi come se ogni DE.CO di ogni Comune, di ogni territorio, diventasse un contenitore tra ciò che era, ciò che è e ciò che sta diventando. È quella che io chiamerei  l’archeologia artigiana del futuro.

E perché è costituita solo da donne?

Le Donne…. perché le donne, quando vogliono, sanno essere così speciali, un mondo incredibile di creatività che tengono nascosta per anni come un fuoco dentro… ma appena possibile esplode come un vulcano! E poi Donne, D come determinazione, D come dolore, D come Dio, D come differenza……vede quante D….onne rappresentano una riflessione consapevole di una cultura del territorio del passato per renderla viva nel presente.

In sintesi ci spieghi il filo conduttore dell’iniziativa.

Il filo conduttore dell’Associazione vuole essere lo spirito di reinvenzione e l’impegno a preservare il ricco patrimonio culturale del nostro Paese, un nuovo capitolo dell’eredità di Veronelli,  un masterplan che si sviluppa attraverso un’ambiziosa tabella di marcia, pensata per salvaguardare, preservare e ringiovanire in modo sostenibile il Paese,  preservando le fondamenta del più grande e antico paesaggio culturale del mondo nei vari settori cruciali tra cui la comunità, l’arte e la cultura, il patrimonio e la natura, la fauna, l’agricoltura, il turismo e le infrastrutture, il futuro dunque  immaginato per l’Associazione Donne delle DE.CO.

Questo è ciò che le Donne DE.CO devono  fare, secondo me, ma che era anche la filosofia di Veronelli, emergere dal luogo e dall’ambiente, emergere dalle risorse del luogo stesso ed essere anche un contenitore di bellezza e di estetica, di emozioni e di passioni.

In fondo cosa c’è di più vivo in noi delle nostre passioni… non devono essere opere d’arte o capacità esclusive ma semplicemente ciò che amiamo fare.

Luigi Veronelli
Da Wikipedia

 

 

Luigi Veronelli (Milano2 febbraio 1926 – Bergamo29 novembre 2004) è stato un gastronomogiornalistaeditoreconduttore televisivo

filosofo e anarchico italiano.

Viene ricordato come una delle figure centrali nella valorizzazione e nella diffusione del patrimonio enogastronomico italiano. Antesignano di espressioni e punti di vista che poi sono entrati nell’uso comune e protagonista di caparbie battaglie per la preservazione delle diversità nel campo della produzione agricola e alimentare, attraverso la creazione delle De.Co. (Denominazioni Comunali), le battaglie a fianco delle amministrazioni locali, l’appoggio ai produttori al dettaglio.