Nel giardino “Fabbriche d’arte” arriva un’opera di Gnob …

La “street art” dell’artista “iperrealista” pratese Edoardo Buccianti sbarca a Montemurlo con un grande dipinto murale. L’assessore alla cultura Forastiero: «Un’opera che arricchisce il nostro parco di arte contemporanea. Un lavoro davvero suggestivo al quale ognuno può dare la propria interpretazione»

Sembra uno scatto fotografico: un ragazzo con il cappuccio della felpa calato sul volto, rannicchiato per terra, gli occhi bassi e velati di tristezza, i pensieri lontani, un uccellino rosso sul ginocchio quasi a volerlo spingere a volare via, a farlo alzareEppure non è una “maxi foto” ma la descrizione dell’ opera di Edoardo Buccianti, che da qualche giorno fa bella mostra di sé nel giardino “Fabbriche d’arte” in via Milano a Oste e che ha già suscitato la curiosità di molti. L’artista pratese, in arte Gnob, ha scelto il muro dell’azienda Landini, che costeggia il parco, per realizzare il suo suggestivo murales. Un’opera che non ha niente da invidiare agli “street artist” iperrealisti più affermati come l’italiano Jorit o il croato Lonac. Un murales disegnato con pennelli e pittura acrilica da esterni da un quasi autodidattache ama dipingere e sperimentare con continua curiosità. Edoardo Buccianti, infatti, ha alle spalle studi tutt’altro che artistici in senso stretto: ha fatto pedagogia musicale all’Università e il Conservatorio ed adesso insegna educazione musicale alle medie e chitarra classica. « Siamo davvero molto felici di accogliere nel nostro parco di arte contemporanea “Fabbriche d’arte” un’opera di Gnob. – dice l’assessore alla cultura,Giuseppe Forastiero – Un’opera che arricchisce il patrimonio artistico del giardino, un lavoro davvero suggestivo che non ha un titolo o una sola spiegazione, ma al quale ognuno può dare la propria interpretazione, il proprio pensiero». Il segno distintivo con il quale Gnob firma i suoi quadri, non a caso, sono i tre punti di sospensione (che nell’opera di Oste si trovano in alto a sinistra). Tre punti per rappresentare l’attesa, la rappresentazione del silenzio che aspetta di essere completato.« Li vedo come un modo interessante di lasciare una firma utilizzando un simbolo che rappresenti in sé l’invito a completare una riflessione, qualsiasi essa sia. Lascio quindi all’osservatore l’onere di dare un senso a quanto ha partorito la mia immaginazione», spiega Buccianti riferendosi alla sua opera.

«Un ringraziamento particolare va ai proprietari dell’azienda Landini che hanno messo a disposizione dell’artista il muro della loro azienda. – prosegue Forastiero – Uno spirito di collaborazione che rientra pienamente nella logica di “Fabbriche d’arte”, un’iniziativa che ritiene la collaborazione dei privati di fondamentale importanza per far vivere e crescere il progetto, che sicuramente porterà una nuova luce di bellezza su tutta l’area industriale».

I giardino “Fabbriche d’arte” è stato inaugurato lo scorso 11 maggio e, oltre alla collezione iniziale composta da diciotto lavori, ospita già nuove opere che non aspettano altro di essere scoperte e ammirateUn progetto dell’amministrazione comunale, nato dall’idea di Paolo Brachi, di Franco Bertini e di Michele Vuolato per portare l’arte in mezzo alle fabbriche e valorizzare così a pieno la bellezza e l’importanza del lavoro, come fucina di idee, progresso e creatività. « Fabbriche d’arte non è un progetto concluso ma è in continua evoluzione, aperto alle sperimentazioni artistiche. – continua l’assessore Forastiero – Dopo Gnob sono molti altri gli artisti che stanno lavorando gratuitamente per lasciare il proprio segno in questo luogo, che fino a poco tempo era anonimo e poco frequentato. Fabbriche d’arte riunisce le due anime di Montemurlo, quella produttiva e quella artistica culturale, dando valore ed identità a tutta la zona industriale». A settembre, con la ripresa dell’anno scolastico, nel giardino arriverà anche l’installazione realizzata dagli studenti del liceo artistico “Umberto Brunelleschi”, una grande tavolozza del pittore che ospiterà tante sedute colorate. Tutte le opere che si trovano nel parco sono state donate dagli artisti. I primi ad aver aderito al progetto sono tutti legati a Montemurlo o per nascita o per motivi di lavoro e collaborazione e sono Loriano Aiazzi, Francesco Alarico, Paolo Amerini, Leonardo Bossio, Antonio Bruno, Raffaele Campanale, Myriam Cappelletti, Ivano Cappelli, Cinzio Cavallarin, Cristina Corradi Mello, Tamara Donati, Mauro Gazzara, Fernanda Morganti, Rudy Pulcinelli, Adriano Veldorale. «Il giardino è anche a disposizione come laboratorio artistico per ospitare performance ed eventi vari – conclude l’assessore Forastiero- Chi fosse interessato può far pervenire al Comune le proposte di attività».