Nella terza edizione di ‘Arte in Fabbrica’ vince l’inclusione: gara di solidarietà al Lanificio Fratelli Balli per sostenere Kepos

Solidarietà, inclusione e senso di comunità. Tutto questo ha rappresentato la terza edizione di Arte in Fabbrica, l’iniziativa promossa da Kepos Onlus per “fare incontrare mondi paralleli come industria, arte e disabilità”. Centinaia le persone accorse al Lanificio Fratelli Balli che quest’anno ha ospitato l’evento all’interno del Fabbricone Storico di via Bologna. Istituzioni, imprenditoria, mondo del sociale, volontariato e famiglie dei ragazzi hanno riempito la sala allestita con tutte le opere realizzate per l’occasione. Settantadue le creazioni artistiche battute all’asta da Leonardo Farsetti, ormai volto di riferimento dell’iniziativa ideata tre anni fa da Giorgio Diddi, Matteo Pierozzi e Matteo Pocchi, ai quali si sono aggiunti anche Flavio Hu, rappresentante dell’associazione Giovani imprenditori cinesi in Europa, e Anna Senesi, storica volontaria della Kepos, artista e imprenditrice. Il ricavato è stato di 14.280 euro, frutto della creatività dei ragazzi disabili della Kepos, autori di tredici opere d’arte, e di una quarantina di artisti pratesi, toscani e provenienti da tutta Italia. Fondi devoluti in favore delle attività dell’associazione nata nel 2003 e che si pone l’obiettivo di favorire l’inclusione, la crescita globale e il miglioramento della qualità della vita delle persone disabili e di sostenere le famiglie, attuando un percorso inclusivo, duraturo e funzionale.
“I progetti di Kepos sono coinvolgenti ed entusiasmanti – commenta la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti -. Serate come questa raccontano tanto di cos’è Prato, del suo grande cuore, della solidarietà, della voglia di fare del bene e di fare stare bene quante più persone possibili. Tra l’altro in eventi come questo si fa del bene raccontando Prato ed è ancora più bello farlo in un luogo storico del tessile. Il mio auspicio è che questi eventi diventino sempre di più un appuntamento fisso per la città”. A fare gli onori di casa è stato il Ceo del Lanificio Fratelli Balli, Rossano Raffaelli. “E’ bello vedere come un luogo in cui si creano moda e arte, come il Fabbricone Storico, si vada a fondere con l’espressione artistica dei ragazzi della Kepos – dice -. Da qui è passata la storia degli ultimi 150 anni del tessile di Prato ed è affascinante e stimolante vedere come il Fabbricone Storico si possa aprire a mondi diversi, andando ad unirli”.
Da Tamara Michelini, presidente di Kepos Onlus, sono arrivati i ringraziamenti ai partecipanti all’iniziativa. “La disabilità può includere vari mondi che non sempre riescono a incontrarsi – conclude -. Noi abbiamo tanti sostenitori ma una serata come questa è importantissima. Quest’anno gli artisti sono stati molto disponibili, le aziende erano piacevolmente interessate a partecipare, e la raccolta fondi rappresenta un elemento fondamentale per l’attività dell’associazione. Queste serata ci aiutano a organizzare le nostre attività che danno qualità alla vita dei ragazzi che seguiamo. Per tutto questo ringraziamo gli artisti, i collezionisti, i ragazzi, i volontari e operatori di Kepos, le istituzioni, gli ideatori dell’evento, e il Lanificio Fratelli Balli”. Questo l’elenco degli artisti che hanno contribuito alla manifestazione con la loro creatività: Francesco Alpi (Kepos), Ernesto Ascione (Kepos), Sarà Biancalani (Kepos), Daniela Billi, Gloria Campriani, Myriam Cappelletti, Marco Cecchi (Kepos), Cinzio Cavallarin, Cecilia Chiavistelli, Angela Ciccarello, Daniela Coco, Niccolò Coco (Kepos), Martina Codispoti, Costanza Colzi, Enzo Correnti, Mattia Crisci, Tamara Donati, Alessio Federighi (Kepos), Giiulia Forasassi (Kepos), Ignazio Fresu, Fabio Giusti, Maurizio Guarino, Angela Iandelli, Lauraballa, Aldo Lurci, Gustavo Maestre, Luigi Marchioni, Silvia Mencattini (Kepos); Marco Milanesi, Giuseppe Moretti, Fernanda Morganti, Antonella