Next Technology Tecnotessile sempre più promossa dall’Europa. Approvati 17 progetti per oltre cinque milioni di finanziamenti
La società di ricerca ottiene un profilo internazionale sul fronte dell’innovazione tecnologica. Ecco le ultime soluzioni su riciclo tessile, economia circolare e bioeconomia. “Rendiamo le aziende sempre più sostenibili e competitive sul mercato”
Diciassette progetti europei in corso per un finanziamento complessivo che supera i 5 milioni di euro. Sono i numeri che fanno di Next Technology Tecnotessile, società nazionale di ricerca con sede a Prato, una delle realtà più importanti e accreditate d’Europa. Grazie alle partnership col Comune di Prato, con l’università di Pisa, con Alia, con aziende private su scala italiana e con centri di ricerca europei, Ntt sta diventando un punto di riferimento per l’Unione Europea nello sviluppo di progetti di innovazione su riciclo tessile, economia circolare e bioeconomia. L’obiettivo di fondo è quello di trovare prodotti tessili più sostenibili, favorire il riciclo di materiali tradizionali, ridurre l’uso di prodotti chimici. Altri progetti finanziati dall’Europa cercano l’uso di biopolimeri e prodotti biochimici da applicare ai trattamenti di finissaggio tessile. L’elenco delle ricerche è lungo. Si sta studiando ad esempio l’applicazione di sensori nelle fibre per favorire il mantenimento del calore corporeo o il miglioramento del comfort termofisiologico dei tessuti, o ancora per garantirgli idro-oleorepellenza.
In totale, sette progetti sono stati finanziati dall’Europa nel 2023, altrettanti in questi primi tre mesi del 2024 e gli altri provengono dagli anni passati. Solo nel 2024 Next Technology Tecnotessile ha ricevuto finanziamenti per 2,7 milioni di euro, tra l’altro si tratta di progetti coperti al 100% dall’Europa. Questo è reso possibile grazie ai team interni di ricerca scientifica e tecnologica, e a tutta la struttura di Next Technology Tecnotessile che oggi conta circa 20 persone. Uno staff che adesso verrà ampliato ricercando altre quattro figure con competenze tecniche specifiche.
“Abbiamo dato una prospettiva di crescita per il prossimo quadriennio alla società di ricerca – spiega il direttore Andrea Falchini -. Next Technology Tecnotessile si sta confermando una realtà sempre più solida, di respiro internazionale, con grande visibilità fra le aziende e le università più importanti d’Europa. Un lavoro che porta avanti la tradizione della società di ricerca che da sempre guarda a collaborazioni internazionali, sviluppando poi le innovazioni anche sul territorio”.
Il lavoro di ricerca viene svolto nella sede di via del Gelso a Prato in collaborazione con quella di via Galcianese (a fianco a Prisma) e con il Ceq di Monsummano: quest’ultime due si occupano della validazione dei materiali sviluppati. A proposito di progetti, tre a breve si concluderanno e porteranno a innovazioni nell’ambito della bioeconomia per prodotti tecnologici nel tessile tecnico. E anche a una soluzione di riciclo nel tessile di un polimero recuperato da vetri laminati. Tutti i risultati raggiunti saranno poi messi a disposizione del territorio: l’ottica è di cercare di farli conoscere ad altre aziende e centri di ricerca, provando così a portare le innovazioni sia all’interno del distretto che in ambito nazionale per migliorare la sostenibilità e la competitività delle aziende.
“Ormai da tempo ci stiamo specializzando sempre di più in queste attività di ricerca europee – aggiungono i project manager di Ntt, Ilaria Canesi e Daniele Spinelli -. I risultati sono incoraggianti e siamo diventati a tutti gli effetti un punto di riferimento per l’innovazione industriale del territorio e italiana”.