No alle false promesse del Comune Unico della Val di Bisenzio
Fabio Nesti, Presidente del Comitato Provinciale Area Pratese
Un enorme comune montano che va da La Foresta fin oltre Fossato, al confine con l’Emilia Romagna dovrebbe risolvere i “problemi” di prossimità dello Stato che i cittadini della Val di Bisenzio lamenterebbero. È un’assurdità pensare di rispondere al bisogno di vicinanza dell’ente locale…allontanandolo. Questo è l’ossimoro che sarebbe il comune unico della val di Bisenzio. Oltre a spazzare via le identità valoriali dei tre comuni esistenti (Vaiano, Vernio e Cantagallo), questo progetto di fusione andrebbe a minare fortemente il significato della stessa esistenza della Provincia di Prato, in realtà innescando un escalation in negativo per i servizi statali nell’area Pratese. Come penserebbe infatti Roma di tenere in piedi una provincia di soli 5 comuni, che risulterebbe la più piccola per numero di comuni, nella storia d’Italia.
Dipendenti comunali che da Vernio dovrebbero spostarsi a Vaiano o viceversa, ogni giorno dovranno impegnare la già provata Strada Regionale 325, a differenza di adesso. E poi ….cosa si pensa che con una fusione i servizi importanti come presidi medici e di forze dell’ordine si moltiplicherebbero? Sarà con probabilità il contrario, visto che proprio lo Stato si è dato il principio della sua razionalizzazione sui territori e nel caso di fusione la si legga come “riduzione” o “soppressione”. Ci viene difficile pensare a 2 caserme di Carabinieri entrambe operanti 24 ore su 24 sul territorio di un solo comune o pensare a tre comuni che diventano 1 ma che, ad esempio, i presidi sanitari aumentino. Mah… !! Sapete come andrà a finire? Chi non ha l’auto se la dovrà comprare perché senza di essa…non potrà più arrivare a quei servizi che magari ha attualmente “in paese”. Senza parlare degli amministratori locali che adesso conoscono il loro territorio e che dopo non ci sarebbero più….per non parlare di molto altro ancora.
Il nostro consiglio ai “valligiani”: meditate…. gente!!