Novembre, mese contro la violenza sulle donne: il punto di vista di chi resta
L’assessorato e la Commissione pari opportunità, nonostante le restrizioni imposte dal virus, promuovono una serie di letture, interviste e video che saranno pubblicati sui canali social del Comune per fare sensibilizzazione sul problema della violenza sulle donne. I racconti di chi ha perso una figlia, una madre e una sorella e combatte, molto spesso solo, per avere giustizia.
Cosa resta dopo un femminicidio? Resta il vuoto, il dolore di chi non ha più una madre, una sorella, una figlia. Vite spezzate da una violenza cieca, travestita troppo spesso da un falso amore. Quest’anno l’assessorato e la commissione pari opportunità, in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre, dedicano una serie di iniziative al punto di vista di chi resta dopo l’uccisione di una donna, al loro dolore, alle loro privazioni. A causa dell’emergenza Coronavirus tutte le iniziative saranno trasmesse online sui canali social del Comune di Montemurlo (pagina Facebook e canale Youtube).
«Novembre è il mese contro la violenza sulle donne e anche quest’anno, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, non abbiamo voluto perdere l’occasione per continuare a parlare di questa vera e propria piaga sociale, che non distrugge solo le famiglie, ma è un disgregatore sociale, un fenomeno che è necessario affrontare con forza. – sottolinea l’assessore alle pari opportunità, Valentina Vespi– Per questo a Montemurlo, anche se non potremo essere fisicamente nelle piazze o in teatro come gli anni passati, come assessorato e commissione pari opportunità abbiamo deciso di far sentire la nostra voce attraverso i canali social del Comune. Anche se non si vede, la pandemia non ha cancellato il problema che continua a esistere nelle case e a far male».Per dare voce al dolore e alla sofferenza di chi resta dopo un femminicidio l’assessore alle pari opportunità, Valentina Vespi e le donne della commissione pari opportunità, Amanda Ravagli, Simona Asper, Daniela Bagattini, Elisa Chiappinelli e Sonia Lorenzini leggeranno brani liberamente tratti dal libro di Stefania Prandi “Le conseguenze: i femminicidi e lo sguardo di chi resta”. Tutte le letture saranno pubblicate sulla pagina Facebook del Comune di Montemurlo e sul canale Youtube del Comune a partire da sabato 21 novembre.
« Abbiamo voluto guardare al femminicidio dalla prospettiva di chi resta, figli, genitori, fratelli, la loro sofferenza, il loro dolore. – spiega la presidente della Commissione pari opportunità del Comune di Montemurlo, Amanda Ravagli – Dopo il clamore mediatico, conseguente al fatto di sangue, queste famiglie restano sole, sole nella loro richiesta di giustizia, di risarcimenti, sole a crescere talvolta bambini molto piccoli, privati della madre troppo presto. Quindi, il contributo del Comune di Montemurlo e delle componenti della commissione pari opportunità vuol essere quello di raccontare le storie di queste persone e custodire così l’assenza di chi non c’è più».
Il tema della violenza sulle donne sarà poi approfondito sotto vari aspetti grazie al contributo e alle interviste, promosse dalla commissione pari opportunità, a donne che a vario titolo si occupano di violenza sulle donne. Sui canali social del Comune saranno pubblicate le interviste a Alessandra Nardini, assessora alle pari opportunità della Regione Toscana, a Francesca Ranaldi, presidente del centro anti-violenza sulle donne La Nara di Prato, che gestisce anche lo sportello di Montemurlo e che fornirà alcuni dati relativi all’accesso durante il 2020. Interverranno poi Roberta Beolchi, presidente dell’associazione no-profit Edela per l’assistenza psicologica e materiale degli orfani di femminicidi e delle famiglie affidatarie. Seguirà la testimonianza di una donna che ha subito in prima persona violenza e maltrattamenti e quindi l’intervista a Patrizia Scotto di Santolo, giornalista e vicepresidente dell’associazione “Senza veli sulla lingua”, fondata per aiutare le donne che subiscono violenza. Conclude la serie il lavoro degli studenti del Liceo Brunelleschi di Montemurlo e il video realizzato dai giovani del Leo Club Montemurlo sul fenomeno del Catcalling per sensibilizzare contro le molestie, i gesti e le avances sessuali. Per tutto il mese di novembre, per sensibilizzare sul tema della violenza contro le donne, il palazzo comunale si tingerà di rosso, mentre il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in varie zone della città saranno fatte delle installazioni per richiamare l’attenzione sul tema della violenza e delle maltrattamenti. Infine, non appena sarà possibile, nel giardino “Mahatma Ghandi” di Oste sarà inaugurata una panchina rossa per la sensibilizzazione e la lotta contro la violenza sulle donne.
Lo sportello antiviolenza di Montemurlo– Fin dal marzo 2013 a Montemurlo è attivo lo sportello antiviolenza, gestito dal Centro Antiviolenza La Nara.Lo sportello è aperto tutti i giovedì, con orario 9-11, al Centro Giovani (Piazza Don Milani,1).Dal mese di Novembre 2014 fino al 31 Dicembre 2018, si sono rivolte per la prima volta allo sportello territoriale di Montemurlo un totale di 72 donne. Nel 2020 (dati aggiornati a novembre) si sono rivolte allo sportello 21 donne, di cui i nuovi accessi sono ben 9.
Allo sportello le operatrici si occupano dei colloqui di accoglienza e dell’ attivazione di percorso di sostegno per le donne che hanno subito violenza, le mettono in contatto con i servizi sociali territoriali, con gli esponenti delle Forze dell’ordine locali (Polizia Municipale e Carabinieri) e se ce n’è bisogno con il pronto Soccorso dell’ospedale di Prato. Allo sportello antiviolenza di Montemurlo è attivo un servizio di consulenza legale e psicologica, ma anche l’orientamento al lavoro e l’attivazione delle case rifugio fuori dalla provincia.