Operaio caduto dal tetto, il cordoglio del sindaco Calamai: “Necessario l’impegno di tutti per rafforzare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro”
La notizia dell’operaio caduto dal tetto di un capannone in via Aniene a Montemurlo ha colpito profondamente tutta la comunità. Il sindaco Calamai esprime le condoglianze alla famiglia della vittima
«Si tratta di una tragedia, che mi colpisce profondamente e desidero esprimere alla famiglia della vittima le mie personali condoglianze e di tutta la comunità montemurlese», queste le parole del sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, alla notizia dell’operaio morto stamattina a seguito della caduta dal tetto di un capannone di via Aniene a Montemurlo. Si tratta di un uomo di 40 anni, residente a Prato. Sul tetto della ditta di torcitura, dove l’uomo lavorava come caporeparto, erano in corso lavori di riparazione della copertura. Pare che l’operaio abbia voluto accertarsi personalmente dello svolgimento degli interventi e sia salito a sua volta sul tetto e che quindi abbia messo un piede in fallo, facendo un volo di circa otto metri nel vuoto.
« Saranno le indagini delle autorità preposte a ricostruire la dinamica dell’accaduto ed eventuali responsabilità. – continua il sindaco Simone Calamai – Ciò che è certo è che è necessario l’impegno di tutti per rafforzare la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Non bisogna abbassare la guardia, perché di lavoro non si può morire. Dobbiamo mantenere sempre alta l’attenzione su questi temi e avere tutti quanti la consapevolezza del rischio. Forse il Covid ha distolto l’attenzione pubblica su questo problema, ma è inaccettabile sapere che solo nei primi nove mesi del 2020 l’Inail ha conteggiato 972 denunce di infortunio mortale. Le morti sul lavoro sono ferite profonde che colpiscono ciascuno di noi, un vero problema sociale».