Pianta organica del Tribunale di Prato. Lo Stato deve intervenire. SUBITO !

Ancora una volta sembra che il tanto richiesto aumento della pianta organica del Tribunale di Prato ,per quanto riguarda i funzionari giudiziari, sia destinato a non realizzarsi. Le risultanze di un concorso nazionale  per tale qualifica, avrebbero dovuto portare a Prato 40  funzionari ed invece solo 12 hanno scelto Prato, così ci informa il delegato pratese funzione pubblica della CGIL. Sig Vizzini    che commenta amaramente: Prato è l’ultima spiaggia , tutti conoscono la reputazione dei nostri Uffici  tutti sanno che a Prato si lavora il triplo rispetto alle altre sedi; la colpa è tutta del Ministero   di Giustizia che ha  lasciato tutto fermo per decenni di modo tale che la carenza diventasse talmente grande  da dover  addirittura chiudere  gli uffici al pubblico  e che   l’arretrato  di pratiche  diventasse insostenibile.
Questa è la situazione e noi ci domandiamo : può uno Stato non occuparsi del funzionamento di un suo Ufficio? Se lo Stato istituisce un suo Ufficio sul territorio nazionale deve  innanzitutto garantirne il buon funzionamento  mettendo in atto tutte le misure per far si che  le esigenze dei cittadini siano soddisfatte e questi si sentano tutelati e garantiti per i loro bisogni. Già abbiamo visto la stessa storia con  la Motorizzazione Civile  che dovette chiudere perché  mancava il personale e lo Stato non provvedeva  anzi, sollecitato  sul punto dai nostri rappresentanti al Parlamento,  lo Stato non trovò di meglio  da fare che stabilire l’accorpamento con Firenze con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Lo Stato ha il diritto- dovere di garantire il buon funzionamento delle sue sedi decentrate ricorrendo   a tutti i mezzi  di cui dispone altrimenti gli Uffici  sono destinati a non poter svolgere i compiti per cui esistono.