Pistoia e Prato: il sistema produttivo tiene ma l’equilibrio è ancora fragile

12/10/2023 – Dall’analisi dei dati della Camera di commercio di Pistoia-Prato alla fine del primo semestre 2023 si contano 56.216 imprese attive tra le due province di Pistoia e Prato, lo 0,5 in meno rispetto a fine giugno 2022, variazione comunque migliore della media regionale toscana (-1,5%) e della media nazionale (-1,1%).
Nel complesso si riscontra una parziale tenuta dovuta alla moderata crescita in provincia di Prato (+0,2%) e di una contrazione abbastanza pronunciata in provincia di Pistoia (-1,3%).
Indicazioni in parte più incoraggianti provengono dal versante della nati-mortalità delle imprese: il saldo tra le iscrizioni e le cessazioni registrate nel secondo trimestre 2023 è infatti positivo in entrambe le province: Pistoia (+81) e Prato (+97).
“Nonostante la contrazione del numero delle imprese attive, soprattutto nel territorio di Pistoia, è da sottolineare il dinamismo che si riscontra nei flussi di iscrizioni. – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – Questi dati dimostrano come, nonostante le sfide che le imprese stanno affrontando, il tessuto imprenditoriale del nostro territorio rimanga vitale.
Nei prossimi mesi ci aspettiamo che questi risultati positivi nei flussi di iscrizione si riflettano anche nell’andamento delle imprese attive.”

Pistoia
Sono 27.067 le imprese attive presenti a fine giugno 2023 in provincia di Pistoia, l’1,3% in meno rispetto a giugno 2022.
Rimane nel complesso stabile il settore dei servizi (7.352 imprese attive a fine giugno 2023, +0,5% rispetto a giugno 2022), dove i servizi alla persona crescono (+1,2%) mentre, rispetto al primo trimestre, si arresta la crescita dei servizi alle imprese (+0,3%). Anche il settore delle costruzioni, dopo il balzo riscontrato nel primo trimestre, rallenta la crescita (+0,2%).
Negativo l’andamento del comparto manifatturiero (-4,0%) e quello dell’agricoltura (-1,7%). In diminuzione anche il commercio, tanto nella componente degli esercizi al dettaglio (-2,1%), quanto in quella del commercio all’ingrosso (-2,5%).
Negativo e in peggioramento anche l’andamento nei servizi turistici, di alloggio e ristorazione (-3,0%): diminuiscano sia le strutture ricettive attive (-2,4%) che le imprese ristorative attive (-3,3%).
Dopo numerosi trimestri di crescita ininterrotta sorprende la riduzione dello sviluppo delle società di capitale (-2,2%), che si aggiunge alla contrazione delle altre forme giuridiche.
Nella provincia il saldo tra imprese iscritte e cessate è positivo (+81). Le iscrizioni si concentrano in particolare nei servizi, nel commercio e nelle costruzioni.

Prato
In provincia di Prato tiene il tessuto imprenditoriale (+0,2%), ma con risultati divergenti all’interno di ciascun comparto.
Nel manifatturiero pratese (-0,5%) permangono le difficoltà del settore tessile (-3,7%). L’andamento è negativo in quasi tutti i comparti, ad esclusione della pelletteria (+5,0%) e delle confezioni di articoli di abbigliamento (+1,1%).
Si arresta la crescita nelle costruzioni, così come variazioni assai modeste caratterizzano l’agricoltura (+0,4%) e il commercio (-0,2%). Nei servizi (+0,6%) si registra un andamento relativamente migliore nei servizi informatici e delle comunicazioni (+3,6%) e nei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (+1,0%), mentre flettono il comparto dei trasporti, logistica e magazzinaggio (-2,7%) e i servizi finanziari e assicurativi (-1,0%).
Crescono in modo sostenuto i servizi turistici di alloggio e di ristorazione (+3,6%), in particolare le strutture ricettive (+8,7% rispetto a giugno 2022). Comunque positivo l’andamento nei servizi di ristorazione (+2,2%).
Nella provincia il saldo tra imprese iscritte e cessate è positivo. Si riducono notevolmente le cessazioni, -7,1% rispetto al secondo trimestre 2022) e i flussi di iscrizione più sostenuti si riscontrano nel manifatturiero, nel commercio e nei servizi.