Ponte al Mulino, Palandri annuncia: “Si torna al doppio senso di marcia” “Le relazioni di progettista e Provincia consentono il ripristino della vecchia viabilità”

Verrà installato anche un semaforo intelligente che entrerà in funzione quando dal ponte transiterà un mezzo pesante con carico compreso fra le 7,5 e le 26 tonnellate. “Senza dati scientifici Puggelli ha voluto imporre ai poggesi la propria visione di mobilità”

 

“Riporteremo il doppio senso di marcia sul Ponte al Mulino. Lo prevedono nei loro atti sia il progettista dei lavori di riqualificazione dell’infrastruttura, che un’ordinanza della stessa Provincia di Prato, datata 22 febbraio 2022, periodo in cui ne era presidente lo stesso sindaco uscente di Poggio a Caiano, Puggelli. L’unico atto che impedisce l’applicazione delle previsioni di progettista e Provincia, è un’ordinanza del Comune di Poggio a Caiano, firmata dallo stesso Puggelli, basata su non meglio precisate motivazioni di inquinamento. Ordinanza poi rinnovata fino al prossimo 30 giugno senza che questi dati sull’inquinamento siano mai stati forniti alla cittadinanza, a sua volta invece prigioniera di una viabilità che sembra studiata a tavolino per aumentare i tempi di percorrenza in auto dei poggesi e quindi l’inquinamento del paese”.

Il candidato sindaco di Poggio a Caiano, Riccardo Palandri, alla guida dell’omonima lista civica, annuncia la decisione di riportare a doppio senso di marcia il Ponte al Mulino, così come richiesto da tantissimi cittadini e attività produttive poggesi. Lo fa sulla base di un prospetto redatto dallo stesso progettista dei lavori di riqualificazione dell’infrastruttura. Progetto che prevede due corsie di 2,9 metri ciascuna, in senso di marcia opposto, con carico massimo di 7,5 tonnellate ciascuna. E ai lati marciapiedi/ciclabili. Poi, come previsto dall’ordinanza della Provincia di Prato, ci sarà l’installazione di un semaforo intelligente, che entrerà in azione quando dal ponte dovrà transitare un mezzo pesante, compreso fra le 7,5 e le 26 tonnellate. Di fatto, quelle poche volte ogni ora, in cui un mezzo pesante dovrà passare dal Ponte al Mulino, allora nel senso di marcia opposto scatterà il semaforo rosso. Un’attesa di pochi secondi, quindi, ma che consentirà di potere avere il doppio senso di marcia sul ponte.

“Quella di Puggelli al Ponte al Mulino è stata una decisione politica e non tecnica – sottolinea Palandri -. Poteva benissimo lasciare le due corsie di marcia, lo prevedevano gli stessi atti firmati dall’ente Provincia che lui all’epoca guidava. E invece ha deciso di costringere i poggesi a fare giri infiniti per dirigersi verso via Roma e quindi verso Prato. Senza dimenticare che ha intrappolato i residenti di via Spadini, via Sottombrone, via di Mezzo e via Umberto I, costringendoli a fare un giro infinito per andare in via Roma, quando invece erano distanti appena cento metri dal Ponte al Mulino”.

Palandri si sofferma poi sul tema dell’inquinamento atmosferico. “Se c’è un tema di emissioni inquinanti a causa del transito di automobili e mezzi pesanti va sicuramente affrontato – conclude Palandri -, ma con provvedimenti complessivi e realmente efficaci. Forse Puggelli vuole dirci che il problema dell’inquinamento a Poggio a Caiano c’era solo nell’area del Ponte al Mulino? O solo in una porzione del centro? Qui siamo di fronte a una scelta assurda, non suffragata da dati scientifici, e presa solo per imporre ai poggesi la visione di viabilità della giunta uscente”.