Il consigliere comunale uscente di Fratelli d’Italia, candidato al bis, raccoglie i malumori di bar e ristoranti dei vari quartieri di Prato. “Il sistema non funziona: come si possono garantire soli due passaggi a settimana per il ritiro dell’organico?”

 

“Il sistema del porta a porta, come oggi concepito per bar, ristoranti ed esercizi di somministrazione al di fuori del centro storico, semplicemente non funziona. Pensare di equiparare il numero dei ritiri per queste attività a quelli effettuati per le utenze domestiche è penalizzante per imprenditori e ristoratori, e soprattutto crea problemi di gestione dei rifiuti e di igiene nei locali. E’ quindi imprescindibile avviare un dialogo con Alia per aumentare il numero di passaggi per organico, plastica e indifferenziata”. In chiusura di campagna elettorale il consigliere comunale uscente di Fratelli  d’Italia, candidato per un mandato bis, Tommaso Cocci lancia all’attenzione dell’opinione pubblica il problema della gestione dei rifiuti per le attività di ristorazione e somministrazione collocate al di fuori del centro storico (quindi in tutti i quartieri della città, fatta eccezione per l’area all’interno delle mura). Bar, ristoranti e locali, infatti, devono accontentarsi di un numero di ritiri identico a quello per le utenze domestiche: due passaggi a settimana per l’organico, uno per la carta, uno per l’indifferenziata e uno per la plastica. Peccato però che la mole di rifiuti prodotta sia esponenzialmente maggiore rispetto a un appartamento. “Il sistema non funziona – spiega Cocci, supportato nella richiesta da un gruppo di ristoratori che lavorano in diversi quartieri di Prato -. Questi locali non solo sono costretti a prendere una porzione dei fondi e adibirla a isola ecologica, ma poi devono tenerne per giorni i rifiuti all’interno. Con tutti i problemi di cattivi odori e di gestione dell’igiene che ne derivano. Come può un ristorante che fa pesce, tenere l’organico per tre giorni all’interno del locale? E quanto spazio serve per conservare per una settimana intera decine di sacchi della plastica?”.

Da queste considerazioni Cocci ritiene imprescindibile un cambio di passo da immaginare assieme ad Alia. “L’ideale sarebbe quello di attivare un servizio di ritiro quotidiano, proprio come accade in centro storico – prosegue Cocci -. In alternativa va reso giornaliero quantomeno il ritiro dell’organico. Anche perché attualmente siamo di fronte a due paradossi: il primo è che il lunedì sera molti ristoratori nel giorno di chiusura sono costretti ad andare di proposito nel locale per esporre i rifiuti. Il secondo è che il servizio viene sospeso nel weekend, giornate di boom lavorativo per i locali. Eppure questa attività pagano profumatamente la Tari e non ottengono un servizio adeguato alle loro esigenze”. 

Cocci nel proprio intervento si ricollega anche alla richiesta del candidato sindaco del centrodestra Gianni Cenni di superare il porta a porta per le utenze domestiche. “Se da una parte è essenziale superare il modello del porta a porta per le utenze civili, come inserito nel programma sia di Gianni Cenni che di Fratelli d’Italia – conclude -, dall’altro occorre invece potenziare il sistema del porta a porta per le utenze commerciali soprattutto quelle che fanno somministrazione. Questa dovrà essere una delle priorità della prossima amministrazione comunale”.