Prete pedofilo, confessa di avere approfittato in più occasioni della bambina sorpresa in macchina con lui

“Il parroco, durante l’interrogatorio, ha confessato”

Prato – È la Procura di Prato che segue il caso del prete sorpreso lunedì, 23 luglio 2018, alle ore 22.30, a Calenzano, appartato in auto con una bambina di 10 anni in atteggiamenti dissoluti. Portato in caserma è stato ascoltato dal sostituto procuratore Laura Canovai, a cui è stata affidata l’inchiesta. Il parroco, durante l’interrogatorio, ha confessato quanto era evidente e la la Procura di Prato ha scelto per lui la misura degli arresti domiciliari. 

“La bambina con i pantaloni abbassati”

È stato il testimone, che è un residente della zona, ad avere ammesso che è intervenuto perché aveva scorto il parroco in atteggiamenti lussuriosi con la piccola. Egli racconta di essersi avvicinato all’auto del sacerdote dopo avere visto la bambina con i pantaloni abbassati e a quel punto di avere aperto lo sportello e fatto uscire la piccola e di essersi messo a gridare per avvertire i vicini di quanto stava accadendo. Quando la bambina è uscita dall’auto – secondo quanto dice l’uomo – aveva i pantaloni e la maglietta abbassati. A quel punto, dice, di avere bloccato il sacerdote, ma smentisce che ci sia stata colluttazione.

“Sul dettaglio racconta il testimone”

Sul dettaglio racconta il testimone di avere visto il prete uscire dalla casa dei vicini e di averlo visto fare ritorno dopo un po’. Insospettito ha deciso di andare a controllare e di avere notato la bambina in macchina con lui. A quel punto, lui e suo padre, sono intervenuti per bloccare il parroco che, fra l’altro, non si è opposto e neppure ha dato segno di voler scappare.

“Il prete avrebbe dichiarato che il rapporto…”

Il sacerdote a quel punto è stato portato in caserma dai carabinieri che sono intervenuti ed è stato interrogato. Anche di fronte ai propri legali, Filippo Bellegamba e Valeria Fontana, il prete avrebbe dichiarato che il rapporto con la bambina lo ha sempre inteso come un senso d’affetto, come fosse stato una relazione affettiva, affermando inoltre di essere stata sempre lei a prendere l’iniziativa. Avrebbe inoltre aggiunto che gli episodi sarebbero stati più di uno e che sarebbero avvenuti sempre nella sua auto durante il tragitto tra la parrocchia e la casa della bambina.

Don Paolo Glaentzer avrebbe pianto

Il testimone racconta inoltre che don Paolo Glaentzer avrebbe pianto con gli occhi persi verso l’infinito, mentre la piccola avrebbe avuto un attacco isterico e di paura, a cui loro si sarebbero prestati cercando di tranquillizzarla.