Primo giorno di scuola, il presidente della Provincia, Calamai, saluta gli studenti del Liceo Livi a Palazzo Vestri

Il presidente questa mattina ha dato il benvenuto agli studenti nella nuova sede di piazza Duomo. Sulle proteste al Gramsci- Keynes per la sede del Rodarino, Calamai specifica: « Come Provincia abbiamo dato un sostegno alla dirigenza della scuola che ha ritenuto lo spostamento al Rodarino l’ipotesi migliore per la didattica»

Prima campanella anche per gli studenti delle scuole superiori pratesi. Questa mattina il presidente della Provincia di Prato, Simone Calamai, ha salutato l’entrata in classe degli studenti del Liceo Carlo Livi che arrivano oggi nella nuova sede di palazzo Vestri, affacciata sulla piazza Duomo. Presente anche la dirigente Maria Grazia Ciambellotti.

Si tratta di dieci classi dell’indirizzo scientifico e linguistice due aule per i laboratori, che hanno trovato spazio nelle sale affrescate dai soffitti a cassettoni con una veduta suggestiva sul Duomo e il pulpito di Donatello.

«La bellezza di queste stanze, sono certo, farà bene anche alla didattica- ha detto Calamai- In luoghi così belli si studia meglio – e quindi rivolgendosi agli studenti, il presidente li ha invitati a mettere impegno nello studio ma anche ad essere “una comunità”- Impegnatevi nello studio. Ciò che imparerete in questi anni sui banchi di scuola sarà importante per il vostro futuro, per diventare cittadini consapevoli. Coltivate l’armonia nei rapporti tra compagni e con gli insegnanti e cercate di essere una comunità solidale».

La Provincia di Prato continua così ad utilizzare la sede di Palazzo Vestri, che ha dimostrato grande potenzialità ed efficienza, nonché una positiva ricaduta sulla vita del centro. «Siamo felici di aver dato al liceo Livi- Brunelleschi uno spazio di qualità che ha ridotto di una sede le dislocazioni dell’istituto sul territorio», aggiunge Calamai.

Dopo il taglio del nastro della scuola di legno, inaugurata giovedì 12 settembre, dove ha trovato sede una parte del Dagomari, la Provincia continua a lavorare per risolvere i problema degli spazi per gli studenti delle scuole superiori. «Già da diversi anni la Provincia sta lavorando per creare strutture adeguate alle esigenze dei nostri studenti- spiega Calamai– Quest’anno abbiamo portato a compimento il progetto della scuola di legno e in prospettiva abbiamo ancora tanti lavori che devono arrivare a compimento e che garantiranno una situazione ancora migliore. Penso al nuovo edificio scolastico in fase di costruzione nel polo scolastico di San Paolo e all’ immobile che sorgerà nei pressi del liceo scientifico Copernico in via BorgovalsuganaSpazi preziosi per ripensare, anche attraverso un lavoro sul dimensionamento, la collocazione e la disponibilità di aule per tutto il sistema scolastico pratese. Spazi che, secondo quello che è il trend in diminuzione dei prossimi anni della popolazione scolastica, dovrebbero essere più che sufficienti per rispondere a tutte le esigenze».

GRAMSCI- KEYNES AL RODARINO: Rispetto alla protesta di questa mattina degli studenti del Gramsci-Keynes per il trasferimento nella nuova sede del “Rodarino”, il presidente Calamai esprime il proprio dispiacere «perché quando i ragazzi pensano che una soluzione non sia per loro la più adeguata, è qualcosa su cui riflettere. Per quanto ci riguarda – prosegue Calamai – come Provincia abbiamo dato un sostegno alla dirigenza della scuola che, ad una certo punto, ha ritenuto che per la didattica lo spostamento al Rodarino fosse l’ipotesi migliore. Sulla base di questa richiesta della scuola, ci è sembrato giusto accompagnare la valutazione, che sicuramente ha cercato la migliore esperienza per la didattica». Il presidente ha ribadito che quella del Rodarino è una soluzione di valore, perché gli spazi sono in ottime condizioni, inseriti in un polo scolastico importante, a poca distanza dalla sede principale di Reggiana.

«Comprendo le difficoltà di chi pensava ad altre collocazioni. Rispetto a questo, però, se una dirigenza scolastica fa una valutazione, questa resta per la Provincia la migliore scelta – conclude Calamai- Chi dirige una scuola ha la consapevolezza e la conoscenza di quelle che sono le migliori condizioni di studio e di offerta didattica per i propri studenti. Nel fare questa richiesta, che sono convinto sia stata sofferta, la scuola ha voluto raggiungere le migliori condizioni