Progetto equità, stretta anti-evasione per il recupero dei tributi non pagati. Partiti i controlli di So.ri e Polizia Municipale nelle ditte
La parte più consistente dell’evasione riguarda la Tari, la tassa sui rifiuti. La mancata riscossione ammonta a circa 9 milioni di euro. L’80% dell’evasione Tari riguarda le ditte. I debitori possono pagare direttamente sul posto con carte di credito o tramite T-serve oppure bollettino postale
Un vecchio adagio dice che “se la montagna non va da Maometto, allora Maometto va dalla montagna”. Il Comune di Montemurlo dà una stretta all’evasione delle tasse comunali, principalmente Tari e Imu, suolo pubblico (ad esempio i passi carrabili), pubblicità (cartelli e insegne), multe. La task-force, costituita dagli agenti della Polizia Municipale insieme ai funzionari di So.ri (la società partecipata che si occupa di riscossione delle entrate) e da un mediatore culturale agirà sul territorio, andando direttamente nelle ditte per recuperare gli importi non versati alle casse comunali.
È partito il 19 febbraio scorso – e poi sospeso a causa dell’emergenza sanitaria- il progetto “Equità”, l’azione messa in campo dal Comune di Montemurlo per combattere l’evasione e recuperare i tributi non pagati.
« E’ un dovere etico procedere al recupero delle tasse non versate e lo è a maggior ragione oggi che molte aziende sono in sofferenza e pagano pesantemente le conseguenze del blocco imposto dal Covid. – spiega il sindaco Simone Calamai – Si tratta di una questione di giustizia sociale e di rispetto verso quella stragrande maggioranza di imprenditori onesti, che versano regolarmente le imposte. Chi non paga, non è soltanto chi ha avuto difficoltà economiche, purtroppo ci sono anche realtà floride che per anni hanno omesso di versare le tasse, mettendo in atto forme di concorrenza sleale e creando un danno a tutta la collettività. Recuperare il non riscosso significa trovare risorse che potranno essere utilizzate a favore di tutti gli imprenditori onesti per aiutarli a superare questa fase di difficoltà e allo stesso attuare un puntuale controllo del territorio».
La voce più consistente di evasione riguarda la Tari, la tassa sui rifiuti. La mancata riscossione della Tari infatti ammonta a circa 9 milioni di euro e l’80% della cifra deriva dai tributi non pagati dalle aziende. «È già pronto un elenco di 50 aziende che saranno controllate attraverso controlli quindicinali.- sottolinea Alessandro Michelozzi, presidente di Sori – Nei primi giorni di controlli sono state verificate tre aziende, di cui due erano subentrate alle precedenti senza averlo dichiarato. Per effetto dei controlli effettuati sono stati notificati o consegnati atti per circa 18.000 euro e sono stati rateizzati importi per circa 5.000 euro. Ora siamo in una fase sperimentale ma sono certo che questa azione porterà a risultati molto positivi»
Le attività di recupero, infatti, vengono preparate mediante l’estrazione dagli archivi di So.ri di posizioni a debito. La società per la riscossione verifica poi che le attività risultino ancora formalmente aperte e, se il risultato del controllo è positivo, accerta anche la posizione del titolare dell’attività, preparando tutti gli atti da consegnare o notificare. Durante il controllo So.ri. raccoglie anche una serie di informazioni, su base volontaria, relative ai dipendenti presenti al momento del sopralluogo verificando immediatamente le loro posizioni ed eventualmente notificando sul posto gli atti riferiti a eventuali debiti contratti verso i Comuni del territorio di competenza della società. I debitori possono pagare direttamente sul posto con carte di credito od utilizzare i normali canali di versamento(T-serve o bollettino postale) o effettuare richiesta di dilazione con pagamento della prima rata.
Può capitare che, grazie al sopralluogo, venga accertato che la ditta oggetto del controllo sia cessata dando l’opportunità di acquisire le informazioni relative alla nuova azienda così da aggiornare la base dati anagrafica dei contribuenti. Durante i sopralluoghi la Polizia Municipale provvede ad effettuare gli accertamenti di sua competenza come quelli relativi agli abusi edilizi, alle verifiche ambientali e alla tenuta dei registri dei rifiuti.« Il progetto Equità rappresenta una forma di rispetto verso tutti quei cittadini onesti che rispettano le regole- continua l’assessore alla polizia municipale, Valentina Vespi – La presenza degli agenti durante i controlli è importante per garantire maggior sicurezza agli operatori che effettueranno le verifiche». Un’attività che è utile per mettere in atto un controllo ancora più capillare del territorio, come racconta l’ispettore della Polizia Municipale, Stefano Melani:« Per noi la conoscenza del territorio e delle persone è fondamentale. I controlli del progetto equità quindi, non rappresentano solo la ricerca del soggetto debitore, ma delle occasioni per conoscere le attività produttive e per farci conoscere dalle persone. La presenza costante e puntuale sul territorio è infatti fondamentale per garantire sicurezza e legalità».