Qualità dell’aria, divieto di accensione fuochi e abbruciamento di sfalci e residui vegetali
Il sindaco Calamai ha firmato l’ordinanza che vieta, dal 1 novembre al 31 marzo 2020, gli abbruciamenti di residui vegetali a quota inferiore ai 200 metri
Per avere un’aria più pulita è necessario l’impegno di tutti. Con l’arrivo della stagione più fredda, il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai, ha firmato un’ ordinanza allo scopo di contenere le emissioni di polveri fini nell’atmosfera (PM10) a tutela della qualità dell’aria. Dal 1 novembre al 31 marzo 2020 dunque sarà vietato accendere fuochi e bruciare all’aperto residui vegetali, sfalci e potature nelle zone che si trovano a quota inferiore di 200 m sul livello del mare, quindi tutta la zona pianeggiante del Comune di Montemurlo.
L’ordinanza del sindaco Calamai, così come previsto dalla normativa regionale, contiene una serie di raccomandazioni e consigli per ridurre l’inquinamento atmosferico. È consigliabile non utilizzare legna in caminetti aperti e/o stufe tradizionali a legna a meno che questi non siano l’unica fonte di riscaldamento dell’abitazione e con l’esclusione delle aree non metanizzate. Tra gli altri comportamenti virtuosi per ridurre le emissioni di materiale particolato è bene contenere i consumi energetici, evitando inutili sprechi, nella gestione degli impianti di riscaldamento (attraverso una corretta regolazione degli orari di accensione, il controllo della temperatura massima, la corretta gestione degli accessi ai locali pubblici e esercizi commerciali, ecc.). Per gli spostamenti in città è sempre bene utilizzare il più possibile i mezzi pubblici o mezzi di trasporto non inquinanti (auto elettriche, ibride ecc…) o condividere i mezzi privati per gli spostamenti (carpooling).
«Il tema della qualità dell’aria è prioritario e interessa tutti. È giusto quindi che ognuno faccia la propria parte per ridurre le emissioni di particolato in atmosfera. – spiega il sindaco, Simone Calamai – Per gli enti della nostra zona l’ordinanza è un obbligo previsto dalla normativa regionale, che abbiamo recepito anche nel Pac, il piano di azione comunale per il risanamento dell’aria. L’invito per tutti è quello di adottare comportamenti virtuosi “amici dell’ambiente”, come usare il trasporto pubblico o non usare il riscaldamento a temperature troppo elevato. Piccoli gesti che possono davvero fare la differenza».
In Toscana, già dallo scorso anno, sono in vigore nuove regole per gli impianti domestici a biomassa come caminetti, stufe a legna o a pellett. Per le nuove costruzioni e ristrutturazioni nei comuni critici per il pm10, come Montemurlo, sotto i 200 metri di altitudine, non ne è consentito l’utilizzo.
L’invito per tutti i cittadini, soprattutto fino al prossimo 31 marzo, è quello ad utilizzare il meno possibile il riscaldamento a biomassa (legno e pellet), a contenere i consumi energetici, evitando inutili sprechi nella gestione degli impianti di riscaldamento (attraverso una corretta regolazione degli orari di accensione, il controllo della temperatura massima, la corretta gestione degli accessi ai locali pubblici e esercizi commerciali, ecc.).
Infine, il Comune di Montemurlo ricorda l’obbligo di rispettare le disposizioni presenti nel Codice della Strada, relative alla necessità di spegnimento dei motori dei veicoli in sosta.