Riduzione delle ambulanze con medico a bordo, il sindaco di Montemurlo non ci sta: « Èsolo un taglio non una riorganizzazione. Perché non si prevede una rotazione?»
Il sindaco Calamai si dice profondamente amareggiato dalla modalità con la quale ha appreso del possibile taglio dell’ambulanza medicalizzata a Montemurlo:«Inaccettabile saperlo dai giornali e non dalla Usl Toscana Centro. Parliamo piuttosto della gestione della forza medica a livello territoriale»
Potrebbe essere Montemurlo a fare le spese della prevista riduzione del personale medico nel settore dell’emergenza territoriale, che, come conseguenza durante il periodo estivo (giugno-settembre), potrebbe tradursi nel taglio del servizio di ambulanza con medico a bordo. Una notizia della quale il sindaco Simone Calamai era completamente all’oscuro e che ha appreso dai giornali senza avere alcun confronto preliminare con la Usl Toscana Centro:«Non è accettabile venire poi a conoscenza di certe notizie dai giornali. Pur non essendo una decisione definitiva, ma – da quanto ho saputo – un’ipotesi, sono profondamente amareggiato dalla modalità con la quale si affronta il tema della riorganizzazione dei servizio dell’emergenza sul territorio. Non capisco perché, nonostante in più occasioni – anche nell’ultimo periodo – abbia avuto modo di confrontarmi con i vertici Usl Toscana Centro, nessuno mi abbia mai informato di questa possibilità di riduzione delle ambulanze medicalizzate su Montemurlo. Un tema come quello dell’emergenza territoriale non può essere ridotto ad un‘uscita sui giornali senza alcun coinvolgimento del Comune». Già da stamani cittadini e associazioni di volontariato nel settore sanitario si sono rivolte al primo cittadino chiedendo spiegazioni:«Sono molto preoccupato rispetto ad un‘operazione di questo tipo, perché in questo modo si tratta solo di una riduzione di servizi e non di una vera e propria riorganizzazione. – continua Calamai che ricorda anche il problema della carenza di medici di medicina generale sul territorio – Per noi la priorità è la qualità dell’assistenza e, pur consapevoli del valore delle presenze infermieristiche nei servizi di emergenza, non siamo disponibili a una riorganizzazione fatta con queste modalità. Se l’obbiettivo è fare una riforma del sistema si prendano i numeri, le condizioni e i parametri e si costruisca una riorganizzazione complessiva dei servizi, ma pensare semplicemente, per un problema di carenza di medici, di agire in questo modo, se anche ce ne fosse una logica, si disperde qualsiasi valore e se ne rappresenta semplicemente un impoverimento del sistema». Il taglio dell’ambulanza medicalizzata a Montemurlo per Calamai non può essere derubricato a semplice riorganizzazione, anche perché sul distretto montemurlese ogni giorno, a fronte della presenza di oltre 3500 imprese, gravitano oltre 60mila persone e la sola vicinanza con l’ospedale di Prato non può rappresentare un valido motivo per giustificare la cancellazione del servizio:« Se c’è una carenza di personale medico durante il periodo estivo sulle attività territoriali di emergenza, perché non si pensa ad una rotazione del servizio di ambulanza medicalizzata tra le varie realtà della provincia? – propone il sindaco Calamai – Che senso ha far ricadere tutto il peso del taglio del servizio su Montemurlo?». Per il sindaco Simone Calamai una riflessione seria sulla riorganizzazione dei servizi territoriali di emergenza sanitaria non può non prendere in considerazione la gestione della “forza medica” a livello territoriale:«Dobbiamo riflettere sul tema dell’utilizzo della forza medica sul territorio, della quale, dopo due anni di pandemia, è forte l’esigenza. Dovremmo riflettere sulla disponibilità di medici sul territorio e capire come fare per averne la massima disponibilità sui vari servizi, come quello della medicina generale». Anche per questo , il sindaco Calamai ha voluto interessare e coinvolgere la consigliera regionale Ilaria Bugetti e vorrà confrontarsi, non appena possibile, con l’assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini. Per il Comune di Montemurlo è fondamentale lavorare per potenziare i servizi di tipo sanitario e il tema dell’offerta dei servizi a livello territoriale è sicuramente centrale per una sanità di qualità.