Rimodulazione 118 comuni medicei
Taglio del medico a bordo 118 su Carmignano e Poggio a Caiano
Le notizie trapelate dalla riunione di giovedì pomeriggio con Regione ed Asl assieme alle amministrazioni medicee sembrano certe , con la rimodulazione paventata già oltre un anno fa arriva il taglio definitivo del medico in servizio per le urgenze su tutto il territorio mediceo. Sembra infatti che la rimodulazione andrà a colpire in profondità soprattutto il Comune di Carmignano dove non solo scomparirà il medico a bordo ma non è previsto neppure la figura di infermiere ad orario parziale e di sostegno alle squadre di volontari con certificazione BLSD. Il quadro appare meno in quietante per Poggio a Caiano dove asl lascerà alla sede della Misericordia un presidio di primo soccorso in cui è prevista la presenza h24 dell’infermiere il quale andrà a questo punto al servizio di tutta l’area medicea Sardi – “ siamo davanti a uno scenario da brividi , anche se Poggio manterrà un pronto intervento dotato di infermiere h24 l’intera area medicea che oggi conta 25 mila abitanti resterà sguarnita di medico a bordo e subirà soprattutto nelle frazioni e negli abitati più isolati come Bacchereto Spazzavento, Poggio alla Malva e Artimino Santa Cristina un inevitabilmente dilatarsi dei tempi per l’arrivo dei soccorsi che nei casi più gravi dovranno gioco forza arrivare da Prato o Campi Bisenzio , esiste poi una profonda riflessione morale sulla responsabilità che ASL scarica direttamente sulle spalle dei volontari che interverranno nelle situazioni di emergenza senza medico o infermiere a sostegno. Davanti ad un territorio cosi esteso e frazionato e ad una popolazione residente che invecchia sempre di più questa scelta non farà altro che velocizzare quel processo di allontanamento delle periferie rispetto ai centri urbani incentivando lo spopolamento dei piccoli paesi e dei nostri borghi.“
Chiude così il coordinatore provinciale di FdI Matteo Mazzanti: “un altro schiaffo alla nostra Provincia e un’altra riprova che il peso di Calamai nelle decisioni che interessano realmente le persone, è relativamente basso. Al netto dei proclami, non sono state trovate nel tempo soluzioni. Questa situazione è l’ultima nel tempo, ma il danno era già ampiamente previsto”.