SCHUMACHER SE N’È ANDATO.
1.
di Roberto Fiordi 06/02/2016
Dopo giorni di agonia Raphael Schumacher è morto.
L’attore 27enne che era rimasto strangolato durante uno spettacolo mentre era in scena domenica 31 gennaio al cinema-teatro Luxor di Pisa, non ce l’ha fatta. La famiglia ha concesso l’autorizzazione per la donazione degli organi.
La procura nei giorni scorsi aveva aperto un fascicolo contro ignoti che da lesioni colpose gravissime, è passato a omicidio colposo.
Raphael Schumacher, di origini comasche, avrebbe dovuto rappresentare un monologo sul disagio esistenziale di un adolescente, che si sarebbe dovuto concludere con la simulazione di un’impiccagione .
Ma qualcosa è andato storto. L’uomo, nel cortile esterno del teatro, aveva posto la corda attorno a un albero e messa intorno al collo per emulare un’impiccagione mantenendo uno sgabello sotto i piedi per potersi sorreggere.
Ma all’improvviso una neolaureata in medicina è intervenuta a fermare la scena e a soccorrere l’attore. Aveva capito subito che cosa realmente stava accadendo. A spingerla a tale intuizione era stato il tremolio del corpo del giovane appeso alla corda con il volto coperto da una maschera. Immediatamente la dottoressa ha lanciato l’allarme e ha avvisato il 118.
Con urgenza il 27enne è stato trasportato all’ospedale già privo di conoscenza.
Sono subito scattate due ipotesi:
1) Quella del suicidio volontario, che però la madre del giovane esclude.
2) Quella dell’incidente. Su questa ipotesi la polizia sta lavorando sul presupposto che l’allestimento del teatro, posto sotto sequestro, non avesse temuto di conto di tutte le normative vigenti sulla sicurezza.
Proprio la Procura di Pisa è convinta che non si sia trattato di suicidio, e su questa ipotesi giovedì sono stati indagati per omicidio colposo i due direttori artistici del teatro, Gabriele De Luca e Andrea Vescio, l’associazione a cui era stata affidata la gestione del teatro e i registi Alberto Ierardi e Giorgio Vierda.
Il lavoro dell’inquirente si sta concentrando sull’ipotesi che il cubo dov’era salito Raphael per mettere in scena il suicidio fosse bagnato, nonostante che quella sera non avesse piovuto.
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- Immagine fonte google