Settimana Nazionale della Protezione civile “NOI, INSIEME, PER COLTIVARE LA CULTURA DELLA PROTEZIONE CIVILE” Prato, Convitto Nazionale Cicognini, 14 ottobre 2024
Quattro le classi di studenti che questa mattina hanno assistito, con grande interesse e curiosità, all’evento organizzato per la Settimana Nazionale della Protezione civile dal Prefetto, Michela La Iacona, d’intesa con il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Dott.ssa Baroni, ed il Rettore del Convitto Cicognini, Prof. Nincheri. Presenti gli alunni della quinta primaria, della 3C della scuola secondaria di primo grado e della classe seconda del Liceo europeo del Convitto Cicognini e la classe 3A della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Marco Polo. Gli alunni sono stati dapprima accolti nel teatro dal Rettore del Convitto, il quale ha dato il benvenuto ai ragazzi e a tutte le Autorità presenti: l’Assessore regionale alla protezione civile, il Presidente della Provincia, i Sindaci, i vertici delle Forze di Polizia, il Comandante dei Vigili del Fuoco, la Polizia Provinciale, le Polizie Municipali, i Rappresentanti della Sanità, del Genio Civile, dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e del Volontariato. Ed è proprio a quest’ultima componente del sistema di protezione civile che il Prefetto, nel suo discorso di apertura, ha voluto rivolgere un ringraziamento particolare, sottolineando come i volontari rappresentino una preziosa risorsa nella gestione delle emergenze, perfetti interpreti del principio solidaristico alla base della cultura della protezione civile, che riconosce come prioritario il concetto di “noi” al posto dell’“io”, dell’“insieme” rispetto al “da solo”. Il Comandante dei Vigili del Fuoco, Ing. Saccone, ha poi raccontato agli studenti la genesi e l’evoluzione del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, nato dopo il tragico terremoto dell’Irpinia del 23 novembre 1980: la gestione degli interventi a poche ore dal sisma aveva evidenziato, infatti, la necessità di creare una struttura di coordinamento dei soccorsi e che si occupasse in maniera permanente di protezione civile. Un altro interessante contributo informativo è stato quello dell’Ing. Fiore, che, nella veste di Dirigente presso il Dipartimento Nazionale dei Vigili del Fuoco del Ministero dell’Interno, ha condiviso alcune esperienze, anche in ambito internazionale, utilizzando parole significative, accompagnate da corrispondenti immagini, per descrivere l’attività della protezione civile: lavoro di squadra, soccorso, coraggio, sicurezza, concentrazione, silenzio, umanità, delicatezza. L’evento si è poi spostato nel cortile della scuola, dove i ragazzi hanno assistito alla scena del ritrovamento di un contenitore che simulava plasticamente la fuoriuscita di una sostanza pericolosa. Davanti agli sguardi rapiti degli alunni sono stati, dunque, simulate tutti gli interventi di soccorso e messa in sicurezza, delle persone e dei luoghi, previsti nei casi in cui si verifica il rischio di contaminazione da parte di un agente cd. “NBCR” (nucleare/biologico/chimico/radiologico): in tale contesto, sono subito intervenuti i Vigili del Fuoco, le Forze di Polizia, il servizio sanitario 118 – con i soccorritori di Croce Rossa, Misericordia e ANPAS, le altre associazioni di volontariato e l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPAT). La simulazione è stata l’occasione per richiamare l’attenzione e sensibilizzare i ragazzi sui comportamenti di autoprotezione da tenere in determinare circostanze, dinanzi ad un pericolo: in primis, attivare immediatamente il numero di emergenza 112 e mantenersi all’esterno delle aree perimetrate, in cui sussiste un rischio per la vita umana; ciò, nella consapevolezza che ogni cittadino è, nelle situazioni di emergenza, un attore di protezione civile. “L’iniziativa di oggi si propone di coltivare la cultura della protezione civile e di promuoverne la conoscenza, soprattutto tra le giovani generazioni”, ha commentato il Prefetto. “Auspico che, vedendo all’opera il sistema di protezione civile, i ragazzi abbiano potuto fare esperienza del lavoro di squadra, valore che è anche collante del tessuto sociale; è necessario che ognuno sia consapevole di essere parte di un sistema, la cui sopravvivenza dipende dalla capacità di tutti di agire insieme, imparando a prendersi cura di se stessi e degli altri. Ringrazio di cuore, ad uno ad uno, tutti coloro che si sono spesi con dedizione ed impegno per la riuscita dell’evento”.