Si presenta a Roma alla Galleria Sempione il romanzo storico “Sopravvissuti- Sogni e illusioni nei vicoli di Napoli” di Nunzia Gionfriddo. Dal Dopoguerra agli anni Settanta. Edizioni Kairós. Il 17 dicembre 2022
Si presenta sabato 17 dicembre 2022 alle ore 18 alla Galleria Sempione in Corso Sempione 8 a Roma, il romanzo storico di Nunzia Gionfriddo Sopravvissuti – Sogni e illusioni nei vicoli di Napoli, edizioni Kairós. L’autrice ne discute con Maria Rizzi e Roberto De Luca. Modera l’incontro Valeria Bellobono tra le letture di Carlo Terrenzio e Federica Sciandivasci. Contributo musicale e canoro di Paolo Valbonesi.
In questo nuovo romanzo, secondo di una trilogia, Nunzia Gionfriddo racconta una Napoli che si solleva dalla macerie della guerra appena conclusa e si ricostruisce guardando avanti, preparandosi al boom economico, all’emancipazione femminile, alla contestazione studentesca, alla coscienza politica di una nuova Italia che avanza.
Il Dopoguerra si presenta ostile con i “sopravvissuti” delle Quattro Giornate. Specie con Beppe, rimasto gravemente ferito dagli scontri. Mentre egli giace in ospedale per anni, continuano a vivere alla Sanità la moglie e i due figli, di cui il maggiore è costretto per fame a fare il contrabbandiere e il minore studia per diventare medico.
“Quando cominciai a scrivere qualche anno fa il primo volume di questa saga, “Gli angeli del rione Sanità”, non sapevo dove sarei mai arrivata con il racconto”, spiega Gionfriddo. “L’unica idea certa era quella di contestualizzare i fatti in un periodo storico poco studiato e conosciuto o riconosciuto. La Storia non è solo quella disegnata da Condottieri, Dittatori Bramosi di potere, Difensori della giustizia e della democrazia. Ci sono fette di Storia dimenticate, volutamente e non”.
In questo nuovo volume, emergono tante figure, tra queste un sopravvissuto, il postino della Sanità Beppe Barone, che tramanda i suoi ideali e quelli di chi non ce l’ha fatta.
“Sopravvissuta è la moglie del postino, Assuntina”, continua l’autrice, “nonostante i lupi abbiano divorato il figlio maggiore e gli amici innocenti vittime della camorra. Sopravvissuta è Ninetta, a cui i tedeschi hanno abbattuto il compagno amatissimo ma che continua a lottare per la propria libertà e per quella delle donne scampate alla guerra, agli stupri dei vincitori, alla vendita, meglio dire svendita dei propri corpi per fame e violenza dei padri e dei fratelli. Sopravvissute sono le loro figlie, Maria, Enzina e Rosetta che, figlie della violenza, di ogni tipo, lottano per un mondo libero da soprusi, differenze economiche e sociali. Combattono per una scuola per tutti, per l’uguaglianza fra sessi, per il recupero di una dignità persa dopo la fine della guerra da una generazione devastata dalle bombe e agganciata ai vecchi stereotipi del Novecento.
Sopravvissuti sono Totonno, costretto a emigrare sotto i colpi di un governo che non sa difenderlo dalla camorra, il fratello Ciruzzo che deve lottare contro tutte le ingiustizie sociali per diventare un medico e Lucio, rampollo della borghesia imperante che si unisce ai sopravvissuti per combattere per loro e con loro contro tutte le guerre, da quella fredda, a quella che invade i popoli più deboli e affamati per impadronirsi delle loro ricchezze, a quella nucleare, orrore perpetuato su Hiroshima e Nagasaki”.
In questo romanzo la parola “sopravvissuto” s’impreziosisce di ulteriore accezione che è quella della resistenza, dove resistere significa anche “non cadere nelle maglie della camorra”, o sta “nel coraggio delle donne a rivendicare la libertà di pensiero, la parità di sesso e di costumi, senza dover subire violenza e morte da chi vuol imporre la propria legge solo perché si illude di essere il più forte”. E sta nelle femmine napoletane degli anni Cinquanta e Sessanta che diventano “icone di un manifesto che intreccia in una ‘social catena’ le mani di colore diverso di tutte le oppresse del mondo con la speranza che un giorno ai loro pugni stretti si uniscano tutti gli umani”.
E perciò “la resistenza non finisce qui… né ora né mai”.
L’AUTRICE
Nunzia Gionfriddo è una scrittrice napoletana che negli ultimi anni si è dedicata alla stesura di romanzi dei quali Chiocciole vagabonde è stato il primo, pubblicato nel 2013, a cui ha fatto seguito Raccontami la mia storia, Robin Editore 2015 e per la narrativa storica Gli angeli del rione Sanità, Kairos Edizioni 2017 e Cioccolata calda per due nel 2019. Tutte opere premiate da numerose giurie nazionali e internazionali, in particolare Cioccolata calda per due, vincitore del Premio Milano International, grazie al quale si è guadagnato la pubblicazione con la casa editrice Pegasus diretta da Roberto Sarra, edizione poco pubblicizzata a causa dell’interruzione di tutte le attività culturali dovuta alla pandemia da Covid 19. È del 2021 il romanzo Scrivere di donne – Racconti inediti di Anna Maria Ackermann, Homo Scrivens Edizioni. Il romanzo storico Cioccolata calda per due ha avuto una fortunata seconda edizione (Phoenix Publishing) nel gennaio 2022 ampliata e arricchita di foto storiche inerenti al drammatico periodo delle foibe e all’assedio di Sarajevo durante la guerra serbo-bosniaca e con cui ha vinto il Premio speciale della Giuria al Premio Letterario Nazionale Nicola Zingarelli 2022. Dal 2019 è rappresentante in Campania dell’associazione I.P.LA.C. (Insieme Per La Cultura).
Casa Editrice: Kairós
Autore: Nunzia Gionfriddo
Titolo: Sopravvissuti
Sottotitolo: Sogni e illusioni nei vicoli di Napoli
Collana: Storia – Serie Oro
Genere: Romanzo
Pagine: 292
Prezzo: 18,00
Formato: 15×21
Copertina: Brossura con alette
ISBN: 978-88-32297-79-9
Data di pubblicazione: Settembre 2022
KAIRÓS EDIZIONI
Via San Filippo, 24 – 80122 Napoli 081 19708743
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