Sicurezza, a Montemurlo la polizia municipale “accende” sei Security bodycam

Avviata nelle settimane scorse la sperimentazione con le sei piccole telecamere indossabili sulle divise. Il sindaco Simone Calamai:«Deterrente contro i comportamenti illeciti sul territorio e per garantire la sicurezza degli agenti»

Migliorare le condizioni di sicurezza in cui si trovano a intervenire gli operatori della Polizia municipale, garantendo la tutela della privacy dei cittadini e rendendo più efficiente la capacità di documentare le attività e la raccolta degli elementi di prova. A Montemurlo è partita da alcune settimane la sperimentazione dell’utilizzo delle “security body cam”, le telecamere indossabili sulle divise degli agenti in servizio. Le telecamere potranno essere utilizzate in diverse attività svolte dagli agenti di polizia municipale, dall’infortunistica stradale al pronto intervento o in situazioni di particolare criticità.« Le bodycam rappresentano un deterrente contro gli illeciti sul territorio e per la sicurezza degli agenti ma per noi allo stesso tempo è essenziale tutelare la privacy e garantire che i diritti fondamentali dei cittadini siano rispettati. – dice il sindaco Simone Calamai- Questa dotazione costituisce un ulteriore completamento della nostra missione per garantire sicurezza e protezione ai cittadini montemurlesi».

A Montemurlo la discrezionalità di attivazione della bodycam viene lasciata all’agente od ufficiale in servizio, che può decidere di azionarla ogni volta che ritenga di dover documentare quanto stia avvenendo, con finalità di sicurezza, proprie o di altri, per attività di Polizia amministrativa, di Polizia Giudiziaria, qualora ci siano interventi per reati in atto, di fronte a persone che minacciano gesti autolesionistici e quando si sta dando esecuzione ad un fermo, ad un arresto, ad una ispezione o ad una perquisizione. L’utilizzo delle “body cam” è definito da uno specifico disciplinare e al momento dell’avvio della registrazione gli operatori devono informare in maniera chiara e comprensibile gli interlocutori, affinché siano consapevoli della registrazione audiovisiva che li coinvolge.

«La registrazione di immagini audio vuole perseguire un duplice obiettivo – spiega la comandante della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli – Da un lato contribuisce ad assicurare elevati standard di sicurezza degli operatori della Polizia Municipale, dall’altro permette di acquisire, nel caso di illeciti o situazioni critiche, tutti gli elementi utili all’accertamento e alla documentazione probatoria dei fatti che costituiscono reato».

Una volta cessata l’esigenza di registrazione i filmati non utili per fini di Polizia Giudiziaria saranno cancellati. Le registrazioni vengono scaricate automaticamente da un particolare applicativo e saranno accessibili per sette giorni per motivi investigativi dall’operatore che ha effettuato la registrazione, nonché dai soggetti incaricati. Una volta scaduto il termine i file saranno distrutti. Il termine sale a 90 giorni nel caso in cui le registrazioni riguardino fatti ai quali poi seguirà una denuncia o una querela. Per quanto riguarda, infine, le registrazioni di fatti sui quali poi si apre un fascicolo d’indagine, questi saranno conservati per tutto il tempo necessario all’indagine dell’autorità giudiziaria.