S’INFITTISCE SEMPRE DI PIÙ IL “MISTERO” SULLA MORTE DELL’EUROPARLAMENTARE BUONANNO
Un’ipotesi accreditata dietro la morte dell’europarlamentare leghista, Gianluca Buonanno, sembra essere quella che ci sia stata la mano del fanatismo islamico dell’Isis. L’ipotesi si avvalora sempre più di fronte alle rivelazioni lasciate scritte da Buonanno sulla sua pagina di Facebook prima di morire.
La sua pagina di Facebook parla del viaggio che ha fatto in Libia e rivela l’incontro con il Capo Supremo dell’esercito libico, il quale gli avrebbe fatto delle confessioni clamorose sull’Italia e sull’Europa. Il giovedì successivo la sua morte, Buonanno, da come aveva scritto sul social network, avrebbe dovuto leggere pubblicamente il messaggio segreto che il Generale Khalifa Haftar gli aveva lasciato. Ma per lui quel giovedì non è mai arrivato, chissà come perché?…
È quindi normale che la convinzione del complotto si rafforzi sempre di più, nonostante le prime e chiare versioni rilasciate dalla Polizia accorsa sul luogo dell’incidente dopo aver fatto i rilevamenti: il Maggiolino Volkswagen, di proprietà di Buonanno, che era andato a schiantarsi col muso anteriore contro la parte posteriore di una Mercedes ferma a causa di un guasto nella corsia d’emergenza. E l’ex sindaco del comune di Borgosesia era morto a causa delle ferite riportate. E qui poteva essere chiuso il caso. E alla domanda come poteva aver fatto Buonanno a essere andato a urtare contro la Mercedes ferma, è sorta l’ipotesi di un malore; ma l’autopsia sul corpo dell’ex sindaco esclude che ci sia stato malore. Spunta fuori così la certezza che la causa del decesso sarebbe dovuta allo schiacciamento del torace e alle lesioni emorragiche interne. Ed oggi, esami ancora più approfonditi, rivelerebbero che l’europarlamentare del Carroccio, poco prima dello schianto, si sarebbe chinato per raccogliere il cellulare che stava suonando. E difatti i poliziotti sullo smartphone hanno trovato una chiamata senza risposta proprio negli stessi attimi dell’impatto. Di sicuro, secondo questa versione, Buonanno non stava indossando le cinture di sicurezza e quindi l’impatto con il volante è stato violento.
Questa versione, quasi indiscutibile, trova però lo sbarramento di chi fin dall’inizio ha creduto nel complotto per farlo fuori, facendo passare tutto per un tragico incidente. Sono state molte infatti le minacce di morte impostate su facebook, e non solo, indirizzate all’europarlamentare del Carroccio dopo avere ampiamente espresso le proprie prese di posizione anti-europeiste, contro l’immigrazione clandestina e contro l’Islam. Più volte fanatici islamici legati all’Isis lo avevano intimato di non insistere a offendere la loro cultura e civiltà. Tuttavia, Buonanno non si era lasciato intimidire. Neppure dinnanzi alla sagoma in cartone di un uomo a testa in giù, rinvenuta sulla tomba di famiglia, con del sangue disegnato e alcune scritte minacciose, in un italiano un po’ incerto: “Rasista, te amaziamo“. E ancora: “Buonanno, neanche morto sei al sicuro“.
A tutti gli effetti la battaglia che Buonanno stava portando avanti nella lotta contro lo stato islamico non aveva fatto che metterlo in cattiva luce con il mondo Arabo, tanto che ne era nato un vero e proprio odio nei suoi confronti che può essere stata benissimo la causa della sua morte.
Sulla base di palesi minacce di morte nei confronti dell’europarlamentare del Carroccio non resta che chiedersi se realmente quello di domenica 5 giugno 2016 si sia trattato di un incidente oppure no. Nell’analizzare il reportage di foto che sono state scattate sul luogo dell’incidente, ci possiamo accorgere che sull’asfalto della carreggiata vi è una traccia curvilinea lasciata da una terza vettura, che pare essere piombata sulla corsia di emergenza, ma che non compare in nessun reportage fotografico; perciò che macchina era? Che fine ha fatto quella macchina? Perché non si cerca la terza auto coinvolta? Di lì nasce la versione, secondo la quale, Buonanno potrebbe inizialmente aver subìto un lieve tamponamento e quando è sceso per verificare i danni sia stato investito dalla terza vettura fantasma. Di seguito poi, secondo i sostenitori del complotto, i veicoli sono stati rimossi per creare un’apposita scena dell’incidente.
Ma in questa scena ci sono delle anomalie. Una di queste riguarda lo spostamento che ha subìto la Mercedes dopo l’impatto. Parliamo di 50 metri. Una cosa poco credibile visto che pesa tre volte di più della Volkswagen che l’ha tamponata. E per di più con tre persone a bordo. Inoltre, data la traiettoria ipoteticamente seguita dalla Mercedes c’è un paletto che è stato come scavalcato rimanendo illeso. Com’è possibile? Altresì, anche l’erba non è schiacciata lungo la direzione dell’uscita di strada della Mercedes. C’è molta confusione in questa ricostruzione. Come un altro punto da considerare è quello relativo alla velocità del Maggiolino, che stando ai danni alla parte anteriore, secondo i crash test, corrispondono a una velocità d’impatto di circa 65 km/h che non è compatibile con la morte sul colpo del conducente. E gli airbag, inoltre, cos’hanno fatto? Non c’erano? Non hanno funzionato?