Sold out per chef Cracco a San Patrignano. Una festa per i 600 ospiti e i 1300 ragazzi della comunità
“Non è la prima volta che vengo a San Patrignano, né sarà l’ultima. E’ sempre un’emozione grande quando si torna qui nel vedere tanti ragazzi appassionati. Speriamo il gesto sia stato apprezzato”. La speranza di Carlo Cracco ha trovato senza dubbio riscontro nel tutto esaurito ieri sera alla terza Charity Dinner organizzata nella sala da pranzo di San Patrignano per festeggiare il 40° compleanno della comunità e realizzata grazie al prezioso contributo di Metro Italia.
Lo chef ha spinto a salire sulla collina ben 600 ospiti a cui si sono aggiunti i 1300 ragazzi della comunità, parte dei quali impegnati da giorni nella realizzazione del menù da lui ideato, seguendo quanto più fedelmente i suoi dettami. Ragazzi della cucina che ieri hanno avuto la soddisfazione di ascoltare le belle parole dello chef: “Quando sono arrivato ho trovato qualche ragazzo un po’ spaventato per paura di non essere stato all’altezza, in realtà sono stati davvero bravi e l’emozione e l’ansia sono svaniti per lasciare spazio alla gioia di esser riusciti a far qualcosa di grande”.
Non è una cosa da tutti i giorni infatti realizzare una cena di questo livello, con portate complesse, per circa 1500 persone: “Il piatto più difficile per i ragazzi credo sia stato l’antipasto – tuorlo d’uovo fritto, pappa al pomodoro, olive e fiore di zucca – perché la lavorazione era molto delicata, ma si sono superati anche in questa occasione”.
Una cena più che gradita da tutti i commensali, che dopo l’antipasto hanno potuto mangiare un risotto con zucchine, curcuma e uova di trota e come secondo un reale di vitello, salsa alla pesca e rosmarino e melanzana al forno. Per tutti i presenti non solo l’occasione di assaggiare i piatti dello chef Cracco, ma anche per strappargli un selfie, letteralmente preso d’assalto e sommerso di richieste. Fra l’altro cinque di loro si sono aggiudicati i grembiuli autografati dallo chef.
Per la comunità è stato anche un modo per raccogliere fondi per provvedere al fabbisogno quotidiano, come ha raccontato Laura Rossi, responsabile della cucina: “La presenza di Cracco è stata sicuramente uno stimolo importante per i nostri ragazzi per andare avanti nel loro percorso di rinascita. Ma la cena è stata importante anche perché così abbiamo raccolto il corrispettivo di dieci giorni di pasti per i 1300 ragazzi che continuiamo ad accogliere in maniera completamente gratuita”.
Non poteva essere una festa di compleanno senza una torta finale e per il dessert la comunità si è affidata al giovane riccionese Francesco Tommasini che dopo quattro giorni di lavoro con i ragazzi della comunità ieri sera ha svelato il suo “Enigma”: “Si trattava di una base di stroisel alle mandorle, ganache montata e arachidi salate, pan di spagna alle mandorle, mousse alla vaniglia e glassa di cioccolato bianco”. Per lui e i ragazzi i complimenti di tutta la sala e dello stesso chef Cracco: “Sono contento sia piaciuto, ma il più grande piacere è stato impegnarmi al fianco di ragazzi tanto motivati e dal cui atteggiamento emerge una grande voglia di riscatto”. Non finiscono qui le Charity Dinner di San Patrignano, ma ancora massimo riserbo sul nome dello chef che salirà in comunità per la prossima cena.