SOPRALLUOGO ALL’ANTICO CIMITERO DI ALBIANO IN VISTA DEL RECUPERO

L’intervento è stato finanziato con 100 mila euro dal Governo tramite il progetto “Bellezza”. L’assessore ai lavori pubblici, Simone Calamai:« Recuperare significa preservare la memoria e l’identità del territorio»

Si è svolto ieri, 28 marzo, il sopralluogo dell’assessore, Simone Calamai e dei tecnici dell’ufficio lavori pubblici del Comune di Montemurlo, all’antico cimitero di Albiano sulla collina montemurlese. La visita è servita per definire meglio il progetto di recupero dell’opera che ha ricevuto un finanziamento di 100 mila euro sul “Progetto Bellezza”, il piano da 150 milioni di euro voluto dall’ex premier Matteo Renzi, per salvare i piccoli luoghi di cultura e identità locale.

«È sempre significativo visitare questo luogo, così importante nella storia della collina montemurlese, anche se abbandonato da molti anni. Come amministrazione comunale stiamo andando avanti con forza con il progetto di recupero di questo antico cimitero, che fa parte della storia del territorio.Recuperarlo significa preservare la memoria e l’identità locale– ha spiegato l’assessore Simone Calamai – I tempi per la risistemazione, però,non si annunciano brevi. Stiamo, infatti, aspettando delucidazioni dal Ministero per l’attivazione del finanziamento ed inoltre il progetto dovrà passare al vaglio della Sovrintendenza ai beni storici e architettonici. In ogni caso il sopralluogo di ieri è servito per definire le priorità d’intervento e di recupero. Il nostro obbiettivo è quello di preservare quanto è rimasto – ad esempio tutte le parti murarie, conservare lapidi e manufatti storici- e ripristinare l’accessibilità a questo luogo, carico di suggestioni e di storia».

                                                                                                                                                           (Continua dopo lo slider)

                         nelle foto il cimitero di Albiano come si presenta adesso dopo decenni di abbandono

Come primo passo il cimitero di Albiano dovrà essere liberato dalla vegetazione infestante, che nel corso di lunghi decenni di abbandono, ha preso il sopravvento sulle mura e sui manufatti. I lavori riguarderanno poi il restauro del muro di cinta e della cappella e il recupero del campo di inumazione e delle tombe. L’amministrazione provvederà poi al ripristino del camposanto e al recupero delle parti murarie e degli antichi manufatti. Tra gli altri c’è poi anche il problema della viabilità. Un tempo il camposanto raggiungeva facilmente tramite uno stradello di circa 250 metri che lo collegava alla chiesa di San Pietro ad Albiano, che ora di fatto è impraticabile. La zona, infatti, adesso è raggiungibile solo da la località Cantagrilli.

Il cimitero di Albiano, di proprietà pubblica, si trova nella zona collinare di Montemurlo (351 m) ed è un tipico cimitero di campagna di piccole dimensioni ma di notevole interesse, anche perché è rimasto l’unico cimitero esistente nel territorio oltre a quello della Rocca, il solo attualmente in funzione. Albiano fin dall’epoca romana ha ospitato una comunità rurale, che dal secolo XII ha avuto il suo punto di aggregazione nella chiesa di San Pietro, a cui il cimitero è adiacente. Da documenti del 1276 Albiano risulta tra le parrocchie dipendenti dalla pieve di Montemurlo, mentre diventa “prioria” dal 1729 fino al 1977, anche se le funzioni religiose non erano officiate dal 1965. Albiano merita la denominazione di “luogo della memoria” anche perché durante la seconda guerra mondiale fu rifugio per ricercati e sfollati e diventò punto di raccordo tra la formazione partigiana “Bogardo Buricchi” e il locale Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) con sede a Prato.