Sostegno al distretto, Montemurlo c’è. Il sindaco Calamai: ”Pronti a fare squadra per favorire la ripartenza post”

Il Comune raccoglie l’appello di artigiani e industriali pratesi per il rilancio del distretto. Intanto Montemurlo si conferma come un polo dell’eccellenza industriale: sono il 20% le aziende montemurlesi con il fatturato più alto della provincia pubblicato sulla piattaforma Report aziende (relativo al fatturato 2019). A Montemurlo il distretto si diversifica, non solo manifatturiero, bene anche i servizi come la recente acquisizione di Quadra da Belfor Italia

« Da questa crisi ne possiamo uscire solo insiemeIl Comune di Montemurlo c’è ed è pronto a fare squadra con le categorie economiche per favorire la ripartenza». Queste le parole del sindaco Simone Calamai, che fa proprio l’appello lanciato ieri da Cna Toscana Centro, Confartigianato Imprese Prato e Confindustria Toscana Nord.« Il 2020 è stato un anno difficilissimo sotto il profilo, non solo sanitario, ma anche economico. – continua Calamai – Come amministrazione comunale non ci siamo mai fermati ma ci siamo sempre impegnati per non lasciare solo nessunoabbiamo lavorato per stare vicini alle famiglie e alle imprese. A breve, tra le altre misure di sostegno previste, pubblicheremo un bando per l’erogazione di contributi a fondo perduto per le aziende più piccole, costrette a rimanere chiuse a causa del Covid. Siamo pronti ad aprire e partecipare con convinzione a tavoli di confronto e a dare il nostro apporto per risolvere criticità, favorire la ripartenza e sostenere il mondo imprenditorialeMontemurlo c’è e vuole fare la sua parte».

Il Comune di Montemurlo è da sempre vicino al mondo delle imprese e l’amministrazione Calamai ha chiuso il 2020 con l’adozione della variante 1 al piano operativo che promuove l’insediamento di nuove importanti imprese e favorisce la crescita e lo sviluppo produttivo (sono cinque i nuovi piani di nuovi insediamenti industriali). Un distretto, quello montemurlese, che non è solo manifatturiero ma che negli ultimi anni è stato capace di diversificare aziende e produzioni, eccellendo anche in settori diversi dal tessile. A dimostrarlo la recente acquisizione di Quadra, azienda montemurlese specializzata nel risanamento di aziende e abitazioni private dopo fatti calamitosi, dalla multinazionale americana Belfor.

« Credo con forza che le nuove sfide del futuro si vincono insieme, favorendo la transizione verde, intercettando fondi e risorse europee, anche attraverso le opportunità aperte dal Recovery Fund. Dobbiamo scommettere su sistemi produttivi ecosostenibili, sull’economia circolare che da oltre un secolo è la forza di Prato, ma anche sulla formazioneSono le persone (penso soprattutto ai giovani) la nostra più grande risorsa e non ci può essere vera innovazione se non scommettiamo e investiamo sulle competenze di coloro che nei prossimi decenni avranno il compito di continuare a far crescere il distretto», conclude Simone Calamai che guarda alla fotografia scattata dalla piattaforma Report Aziende, che proprio recentemente ha stilato la classifica 2020 delle cento aziende con il fatturato più alto nella provincia di Prato, riferito al volume d’affari del 2019. « Sono ben 21, sulle prime cento, le aziende montemurlesi con il fatturato più alto nella provincia di Prato, segno che l’eccellenza è di casa a Montemurlo», sottolinea il sindaco Calamai. Tra le prime trenta aziende per fatturato ben otto hanno base a Montemurlo: la Manteco, industria tessile della famiglia Mantellassi, si piazza al terzo posto nella classifica per fatturato con oltre 80 milioni di utile, seguita in quinta posizione dalla Com-Ital di via dell’Artigianato degli imprendotori Nutini, attiva nel settore delle materie plastiche con oltre 69 milioni di fatturato. Seguono la Pontetorto della famiglia Banci (48,4 milioni di fatturato), l’Unitech (35,3 milioni), la Cofil della famiglia Corrieri (32,3 milioni), Anteprima (32 milioni) e Mapel ( 31,6 milioni). Nell’elenco delle top 100 troviamo poi Fabrica Tessuti di Cannalunga (28,4 milioni), Bellandi (25,6 milioni), Fait Group (24,7 milioni), Lyria (23,1 milioni), Lanificio Nuova Fides (21,5 milioni), Luilor (21 milioni), Inwool Jersey (20,8 milioni), Menchi Tessuti (20,1 milioni), Penelope (19,8 milioni), Velvetex (19,6 milioni), New Mill (18,7 milioni), Linsieme Filati ( 17 milioni), Lanificio Becagli (16,3 milioni), Bimitex (15,9 milioni) e Pentex Textile Machine (15,7 milioni). « Quella di Report imprese è una bella fotografia di ciò che succede nel distretto montemurlese e dimostra il valore strategico e la capacità di sviluppo e d’investimento delle nostre aziende. – conclude Calamai- Un patrimonio economico ed umano che è dovere delle istituzioni pubbliche proteggere e sostenere nella ripresa in questa difficile fase causata dalla pandemia»