Stamani l’inaugurazione della nuova pista ciclabile “Rosa Parks” tra via Ricasoli e via Selvavecchia
Il sindaco Calamai: «Crediamo nella mobilità dolce e vogliamo continuare ad arricchire la rete di piste ciclopedonali in ambito urbano». Intitolazione ancora una volta al femminile, Rosa Parks figura simbolo del movimento per i diritti civili degli afroamericani
Inaugurato stamattina il nuovo tratto di pista ciclo-pedonale tra via Ricasoli e via Selvavecchia. Un breve percorso, ma molto importante per mettere in connessione la frazione de Il Mulino con la rete di piste ciclopedonali cittadine. «Crediamo nell’importanza della mobilità dolce e vogliamo continuare ad arricchire la nostra rete di piste ciclopedonali per vivere all’aperto e per spostarsi in piena sicurezza a piedi o in bici» ha detto il sindaco Simone Calamai al taglio del nastro «Un’opportunità anche per favorire un nuovo turismo slow, lento, che, anche in seguito al Covid, sta riscoprendo nuovi itinerari non di massa, che uniscono la scoperta del territorio, alla storia, l’arte e la natura» ha concluso l’assessore alla mobilità Giuseppe Forastiero. La pista è stata intitolata, dopo quella a Teresa Mattei, ad un’altra grande donna, Rosa Louise Parks, che con un suo gesto coraggioso il 1 dicembre del 1955 a Montgomery in Alabama ( si rifiutò di cedere il suo posto in autobus ad un bianco), cambiò la storia e aprì la strada alla lotta contro la segregazione razziale. Un‘altra inaugurazione simbolica nella settimana che il Comune di Montemurlo dedica ai diritti. Dopo la panchina arcobaleno per dire no all’omofobia e alle discriminazioni di genere, oggi una pista che porta il nome di un’attivista politica per i diritti degli afroamericani, ancor oggi vittime di soprusi ed emarginazione, basti ricordare il soffocamento, lo scorso maggio, di George Floyd.
Il nuovo tratto di pista ciclo-pedonale è stato dotato di illuminazione pubblica per favorire la fruibilità degli spazi anche in orario serale e garantire la sicurezza. Inoltre la pista è stata abbellita con la creazione di aiuole, dove sono state piantate essenze della macchia mediterranea. Il Comune ha anche creato un’area di sosta nell’uliveta, che si incontra lungo il percorso, che è stata attrezzata con delle panchine e con un fontanello, un luogo di riposo e socializzazione a disposizione di coloro che percorreranno la pista. Il Comune ha potuto realizzare il nuovo tratto di pista ciclopedonale grazie alla cessione di un terreno da parte di un privato a scomputo degli oneri di urbanizzazione.