Stamani l’intitolazione del Centro Giovani a David Sassoli

Hanno preso parte alla cerimonia la zia del presidente del Parlamento europeo, la pratese Maria Cristina Ghelardi e il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. A seguire la presentazione del libro “L’America che vorrei” del giornalista del Tg1, Mario De Pizzo, che ha ricordato l’impegno di Sassoli sui fronti “scomodi” della politica europea internazionale

Montemurlo rende omaggio alla memoria di David Sassoli, giornalista, politico e presidente del Parlamento europeo fino alla sua morte avvenuta lo scorso 11 gennaio ad Aviano. Da oggi, infatti, il Centro Giovani di piazza Don Milani è intitolato a questo grande europeo, che nella sua azione politica ha sempre creduto nelle nuove generazioni e che è stato – come ha ricordato il sindaco Simone Calamai– promotore durante la pandemia di una nuova politica di bilancio europea che ha dato vita al Next Generartion Eu, occasione di sviluppo fondamentale per l’Europa. Sulla targa, posta vicino all’ingresso del Centro giovani, il Comune ha voluto scrivere una frase pronunciata da Sassoli poco prima di morire, quasi un testamento morale:La speranza siamo noi quando non chiudiamo gli occhi davanti a chi ha bisogno, quando non alziamo muri ai nostri confini, quando combattiamo contro tutte le ingiustizie”. Sassoli è stato poi ricordato attraverso un breve video su “La costruzione europea”, registrato nel 2019 a Firenze in occasione del Consiglio comunale straordinario su “L’eredità di Giorgio La Pira nell’Europa di oggi”Alla cerimonia hanno preso parte anche la zia pratese di David Sassoli, Maria Cristina Ghelardi che ha regalato ai presenti un ricordo intimo del presidente del parlamento europeo, sempre capace di dare conforto e speranza anche ai suoi familiari, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. «Abbiamo voluto dedicare a David Sassoli un luogo centrale della città, il Centro Giovani, come riconoscimento per il suo impegno per un Europa di pace, unita, inclusiva e attenta al prossimo. – ha detto il sindaco Calamai– Un uomo fedele ai valori fondanti dell’Unione europea, che ha sempre posto un’attenzione particolare verso le nuove generazioni, alle quali ha voluto trasmettere i valori di libertà e pace. La morte di Sassoli ha lasciato un grande vuoto in tutti noi ma ci ha anche aperto una strada, che oggi spetta a noi percorrere, quella della costruzione di un’ Europa che respinge barriere e le divisioni ma che lavoro per la giustizia, la libertà e la pace».

Alla cerimonia erano presenti anche i sindaci di Montale, Ferdinando Betti e di Prato, nonché presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni che detto:« Se oggi le figure apicali dell’Unione europea in questi giorni sono state in Ucraina lo dobbiamo anche alla semina che ha fatto David Sassoli attraverso l’idea di un’ Europa protagonista della pace, della costruzione e non della violenza e della sopraffazione di un popolo sull’altro. Quell’insegnamento resta oggi un punto di riferimento condiviso». Ilaria Bugetti ha ricordato David Sassoli attraverso un aneddoto personale, quando eletto al parlamento europeo, di prima mattina, chiamò emozionato la consigliera regionale per ringraziare attraverso di lei tutti i cittadini della provincia di Prato che lo avevano sostenuto. «Un grande politico è fatto da una grande persona, non è possibile scindere i due aspetti»- ha detto Bugetti – « e David era così, una persona autentica, sincera, genuina che sapeva arrivare al cuore delle persone».

L’assessore alla cultura, Giuseppe Forastiero ha ricordato Sassoli come “amico di Montemurlo”, sempre disponibile e presente nella vita della comunità, un uomo che, per Forastieroavrebbe meritato di diventare presidente della Repubblica. L‘intitolazione che è stata completata da un momento di riflessione con la presentazione del libro “L’America per noi” del giornalista del Tg1 Rai Mario De Pizzo che ha dialogato con il direttore di Tv Prato, Gianni Rossi. De Pizzo, collega di Sassoli al Tg1, ha ricordato Sassoli per il suo impegno su fronti scomodi della politica internazionale, come quando fu inserito tra le sei persone “non grate alla Russia” per il suo impegno per la libertà e i diritti umani. Alla cerimonia hanno preso parte anche numerose associazioni del territorio.