Strage aerea di Javello, stamani commemorazione in forma ridotta nel rispetto delle norme anti-Covid
Il Comune di Montemurlo e l’associazione Arma Aeronautica di Prato – Montemurlo hanno celebrato il 29esimo anniversario dell’incidente che costò la vita a tre aviatori: il maggiore Carlo Stoppani, il tenente Paolo Dutto e al maresciallo Cesare Nieri.
Il Comune di Montemurlo e l’associazione Arma Aeronautica di Prato – Nucleo di Montemurlo hanno celebrato questa mattina, 12 gennaio, in forma ridotta e senza la presenza di pubblico nel rispetto delle norme anti-Covid, il ventinovesimo anniversario della strage aerea del Lyra 35.
L’aereo della 46esima brigata aerea di Pisa l’8 gennaio 1992, in condizioni di tempo perturbato durante un volo di addestramento tattico a bassissima quota, impattava sulla sommità del monte Javello, proprio sopra Montemurlo, causando la morte dei tre occupanti. Un evento tragico, ancora impresso nella memoria della comunità, che costò la vita al maggiore Carlo Stoppani, al tenente Paolo Dutto e al maresciallo Cesare Nieri.
Per non dimenticare le vittime di questa tragedia, avvenuta oramai 29 anni fa, stamattina è stata deposta una corona d’alloro al monumento in ricordo dell’incidente che si trova al parco della Pace a Fornacelle. Una cerimonia intima ma ugualmente molto sentita, alla quale hanno preso parte il sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai e il vice sindaco Giuseppe Forastiero, il generale Alessandro De Lorenzo, comandante della 46esima Brigata Aerea di Pisa, il maggiore Andrea Prati, comandante del secondo gruppo di Pisa al quale appartenevano i piloti scomparsi, insieme ad una rappresentanza di piloti in forza alla 46esima brigata aerea di Pisa, il comandante della Tenenza dei Carabinieri di Montemurlo, Quintino Preite, Giuseppe Zampano, presidente Arma aeronautica di Firenze, Francesco Farina, presidente Arma aeronautica di Prato, Meraldo Cipriani capo nucleo Arma aeronautica di Montemurlo e i carabinieri in congedo dell’associazione Anc di Montemurlo.
«È un nostro dovere tenere viva la memoria dei tre piloti morti nell’incidente di Javello, un avvenimento che, a quasi trent’anni di distanza, è ancora ben vivo nei ricordi dei montemurlesi. Rendere onore a Carlo, Paolo e Cesare per me significa poter ringraziare chi ogni giorno lavora per la sicurezza del nostro Paese, talvolta a costo della propria vita. – ha sottolineato il sindaco Simone Calamai – Mai come in questo momento di emergenza sanitaria ci siamo resi conto di come sia importante avere uno Stato ben organizzato ed efficiente, nell’ambito del quale tutte le forze armate hanno dimostrato tutto il proprio valore e la propria importanza». A questo proposito il generale Alessandro De Lorenzo ha ricordato l’impegno e l’alta specializzazione dimostrata dall’Aeronautica italiana e in particolare della 46esima Brigata nella gestione, durante la pandemia, dei trasferimenti attraverso il bio-contenimento. Una cerimonia che si è chiusa con la speranza di poter celebrare il trentennale alla presenza dei cittadini e senza le limitazioni imposte dal Covid.