Taglio fondo affitti, il Comune di Montemurlo stanzia 40 mila euro di risorse proprie

Nell’ultima seduta del consiglio comunale è stata approvata la variazione di bilancio attraverso la quale sono stanziate in bilancio le risorse a favore del diritto alla casa per le famiglie più fragili. Il Sindaco Simone Calamai:«La casa da sempre priorità dell’amministrazione comunale. Il taglio del fondo affitti è una scelta scellerata del governo»

Il Comune di Montemurlo è a fianco delle famiglie più fragili nel garantire il diritto primario alla casa. Il taglio del fondo per gli affitti, operato da governo di destra, ha rappresentato un colpo durissimo anche per le oltre 100 famiglie montemurlesi a basso reddito che beneficiavano dei contributi a integrazione del canone di locazione. Il Comune di Montemurlo ha quindi stabilito di stanziare 40 mila euro di risorse proprie per continuare ad erogare i fondi ad integrazione del pagamento del l’affitto per l’anno 2023. A breve sarà pubblicato un bando attraverso il quale le famiglie in difficoltà economica potranno richiedere il contributo. Intanto, nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale, è stata approvata la variazione di bilancio attraverso la quale vengono stanziate le risorse. «Il diritto alla casa è da sempre un priorità dell’amministrazione comunale di Montemurlo- dice il sindaco Simone Calamai – e, attraverso tutti gli strumenti a nostra disposizione, cerchiamo di aiutare le famiglie che vivono criticità su questo tema. Purtroppo, da quest’anno tutto questo è reso ancora più difficile a causa di una scelta scellerata del governo di destra che ha deciso di cancellare le risorse sul fondo sugli affitti e sul fondo morosità incolpevoleRitengo che questa scelta sia profondamente sbagliata e per questo abbiamo stanziato 40 mila euro di risorse proprie dell’ente per continuare a sostenere le oltre 100 famiglie montemurlesi che vivono in condizioni di fragilità, evitando così situazioni di maggiori difficoltà economiche e di marginalizzazione sociale».

Il contributo ad integrazione del pagamento del canone di locazione è da sempre uno strumento fondamentale per prevenire o limitare le situazioni di morosità e garantire alle famiglie adeguate condizioni economiche che, il venir meno di tale forma di sostegno, potrebbe aggravare la fragilità di alcuni contesti sociali già al limite. Grazie ai contributi all’affitto molte famiglie riuscivano a far fronte alla rata mensile del canone di locazione e che in questi mesi pesa ancora di più sul bilancio familiare se sommata alla raffica inflattiva di aumenti su beni primari. «Aiutare le famiglie a pagare l’affitto, e dunque a mantenere la casa, significa scongiurare situazioni a rischio di povertà o indebitamento difficili da poter riequilibrare e gestire. – conclude il sindaco Calamai – I fondi stanziati dal Comune, che saranno erogati attraverso uno specifico bando, servono a mantenere la coesione sociale ma la richiesta che rivolgo al governo rimane chiara e immediata: ripristinare al più presto all’interno del bilancio dello Stato le risorse a sostegno del pagamento del canone di locazione per le famiglie più fragili. È una misura di civiltà e di attenzione verso chi ha bisogno che non può avere colore politico».