Tenuto il primo consiglio comunale della legislatura. Il giuramento di Palandri: “Sarò il sindaco di tutti i poggesi”
E’ iniziata ieri sera, con l’insediamento del consiglio comunale e la nomina degli assessori, la nuova legislatura nel Comune di Poggio a Caiano. A presiedere la seduta è stato il neo sindaco Riccardo Palandri che ha prestato il giuramento di fronte a una sala gremita di poggesi. Il primo cittadino, come annunciato nei giorni scorsi, ha confermato la presenza nella squadra di giunta di quattro assessori: Diletta Bresci (che sarà anche vicesindaco), Patrizia Cataldi, Leonardo Mastropieri e Piero Baroncelli.
A seguire si è tenuta la convalida degli eletti. Per la lista civica di maggioranza Palandri Sindaco: Renzo Breschi, Fabrizio Campanelli, Matteo Bonfanti, Diletta Bresci, Patrizia Cataldi, Piero Baroncelli, Alessandro Mancini e Mauro Mazzoni. Per la lista di minoranza Poggio Insieme: Francesco Puggelli, Yohannes Tasselli, Paola Vettori, Gianluca Pucci. Individuati anche i capigruppo: di maggioranza Renzo Breschi, di minoranza Francesco Puggelli.
“Presiedere il primo consiglio comunale, indossando la fascia di sindaco, è stata una grande emozione. Ancor di più vista l’ampia presenza di poggesi che hanno voluto seguire nel salone consiliare la prima seduta della legislatura – commenta Palandri -. Sono soddisfatto del gruppo che abbiamo formato, che lavorerà costantemente al mio fianco. E mi auguro che ci possa essere collaborazione anche da parte delle forze di minoranza, nell’interesse del paese. Ho già riunito la giunta nei giorni scorsi, abbiamo individuato le prime priorità, e siamo già partiti a lavorare per lo sviluppo del territorio”.
Vista la scadenza al 31 maggio imposta dalla normativa, ieri sera il consiglio comunale ha dovuto approvare le tariffe Tari e le relative agevolazioni per il 2023 (che saranno efficaci col saldo Tari 2023). La delibera è stata approvata dalla maggioranza, col voto contrario della minoranza. L’aumento medio della Tari è del 5%, ma con variazioni di qualche punto percentuale fra utenze domestiche e attività produttive. “Mi sarei aspettato ben altro clima per questo primo consiglio comunale – aggiunge Palandri -. E invece dalla minoranza abbiamo visto un atteggiamento strumentale e irresponsabile. L’aumento della Tari avrebbero dovuto votarlo nella passata legislatura, e invece, pur di non dire ai poggesi in piena campagna elettorale che le aliquote sarebbero aumentate in media del 5% hanno rinviato l’approvazione a questa legislatura. Gli amministratori uscenti dovrebbero spiegarci come mai un Comune ben più grande come Prato abbia approvato ad aprile le tariffe, mentre a Poggio a Caiano, con un quadro già chiaro da mesi, ci si è ridotti ad approvarle solo cinque giorni prima della scadenza prevista dalla normativa”.
Palandri critica soprattutto la decisione della minoranza, di cui fa parte il sindaco uscente, di votare contro la delibera. “Se arriviamo a questi aumenti è colpa dell’immobilismo sugli impianti da parte della Regione Toscana – prosegue il sindaco -. Giunta regionale che è dello stesso colore politico della minoranza di centrosinistra di Poggio a Caiano, con lo stesso governatore Giani che in campagna elettorale è venuto personalmente a sostenere Puggelli. E al netto delle posizioni di bandiera in sede di Ato Rifiuti della vecchia giunta Puggelli, la verità è che le loro azioni amministrative condizioneranno fino al 2025 le aliquote Tari per il nostro Comune. Per non parlare del fatto che il sindaco uscente aveva annunciato a mezzo stampa l’introduzione per il primo semestre 2023 della tariffa puntuale a Poggio a Caiano. Cosa invece che non si è vista. Forse perché partire con la sperimentazione in campagna elettorale sembrava rischioso ai fini del consenso?”.
L’intervento di Palandri arriva a seguito delle accuse della minoranza di non avere “sterilizzato gli aumenti con risorse del Comune”. “Mi aspettavo un confronto franco e onesto – conclude Palandri -. E invece ci siamo ritrovati alla strumentalizzazione più pura. Ci hanno accusato di non avere discusso in commissione la delibera, peccato che il consiglio comunale si sia insediato ieri e che quindi era impossibile convocare la commissione bilancio, visto che ancora non è composta. Senza dimenticare che tre dei quattro attuali consiglieri di minoranza conoscevano molto bene gli atti di cui si parlava, visto che loro erano in maggioranza quando nel 2022 è stato approvato il piano economico finanziario per Poggio a Caiano da parte dell’Ato Rifiuti. Sul coprire gli aumenti con i fondi in bilancio, invece, è una provocazione che proprio non posso accettare. Abbiamo ereditato un bilancio con mutui aperti negli ultimi mesi per centinaia di migliaia di euro per opere iniziate durante la campagna elettorale da parte della vecchia amministrazione comunale. Fondi che adesso dovremo pagare tutti noi cittadini poggesi. Se il centrosinistra davvero ci teneva al bene del paese, perché non aveva già accantonato in bilancio i fondi necessari per azzerare gli aumenti Tari? Sarebbe stata una mossa senza dubbio molto più apprezzata rispetto all’investimento faraonico imposto ai poggesi in piazza XX Settembre”.
“Presiedere il primo consiglio comunale, indossando la fascia di sindaco, è stata una grande emozione. Ancor di più vista l’ampia presenza di poggesi che hanno voluto seguire nel salone consiliare la prima seduta della legislatura – commenta Palandri -. Sono soddisfatto del gruppo che abbiamo formato, che lavorerà costantemente al mio fianco. E mi auguro che ci possa essere collaborazione anche da parte delle forze di minoranza, nell’interesse del paese. Ho già riunito la giunta nei giorni scorsi, abbiamo individuato le prime priorità, e siamo già partiti a lavorare per lo sviluppo del territorio”.
Vista la scadenza al 31 maggio imposta dalla normativa, ieri sera il consiglio comunale ha dovuto approvare le tariffe Tari e le relative agevolazioni per il 2023 (che saranno efficaci col saldo Tari 2023). La delibera è stata approvata dalla maggioranza, col voto contrario della minoranza. L’aumento medio della Tari è del 5%, ma con variazioni di qualche punto percentuale fra utenze domestiche e attività produttive. “Mi sarei aspettato ben altro clima per questo primo consiglio comunale – aggiunge Palandri -. E invece dalla minoranza abbiamo visto un atteggiamento strumentale e irresponsabile. L’aumento della Tari avrebbero dovuto votarlo nella passata legislatura, e invece, pur di non dire ai poggesi in piena campagna elettorale che le aliquote sarebbero aumentate in media del 5% hanno rinviato l’approvazione a questa legislatura. Gli amministratori uscenti dovrebbero spiegarci come mai un Comune ben più grande come Prato abbia approvato ad aprile le tariffe, mentre a Poggio a Caiano, con un quadro già chiaro da mesi, ci si è ridotti ad approvarle solo cinque giorni prima della scadenza prevista dalla normativa”.
Palandri critica soprattutto la decisione della minoranza, di cui fa parte il sindaco uscente, di votare contro la delibera. “Se arriviamo a questi aumenti è colpa dell’immobilismo sugli impianti da parte della Regione Toscana – prosegue il sindaco -. Giunta regionale che è dello stesso colore politico della minoranza di centrosinistra di Poggio a Caiano, con lo stesso governatore Giani che in campagna elettorale è venuto personalmente a sostenere Puggelli. E al netto delle posizioni di bandiera in sede di Ato Rifiuti della vecchia giunta Puggelli, la verità è che le loro azioni amministrative condizioneranno fino al 2025 le aliquote Tari per il nostro Comune. Per non parlare del fatto che il sindaco uscente aveva annunciato a mezzo stampa l’introduzione per il primo semestre 2023 della tariffa puntuale a Poggio a Caiano. Cosa invece che non si è vista. Forse perché partire con la sperimentazione in campagna elettorale sembrava rischioso ai fini del consenso?”.
L’intervento di Palandri arriva a seguito delle accuse della minoranza di non avere “sterilizzato gli aumenti con risorse del Comune”. “Mi aspettavo un confronto franco e onesto – conclude Palandri -. E invece ci siamo ritrovati alla strumentalizzazione più pura. Ci hanno accusato di non avere discusso in commissione la delibera, peccato che il consiglio comunale si sia insediato ieri e che quindi era impossibile convocare la commissione bilancio, visto che ancora non è composta. Senza dimenticare che tre dei quattro attuali consiglieri di minoranza conoscevano molto bene gli atti di cui si parlava, visto che loro erano in maggioranza quando nel 2022 è stato approvato il piano economico finanziario per Poggio a Caiano da parte dell’Ato Rifiuti. Sul coprire gli aumenti con i fondi in bilancio, invece, è una provocazione che proprio non posso accettare. Abbiamo ereditato un bilancio con mutui aperti negli ultimi mesi per centinaia di migliaia di euro per opere iniziate durante la campagna elettorale da parte della vecchia amministrazione comunale. Fondi che adesso dovremo pagare tutti noi cittadini poggesi. Se il centrosinistra davvero ci teneva al bene del paese, perché non aveva già accantonato in bilancio i fondi necessari per azzerare gli aumenti Tari? Sarebbe stata una mossa senza dubbio molto più apprezzata rispetto all’investimento faraonico imposto ai poggesi in piazza XX Settembre”.