IL TRAINING AUTOGENO: UN’EFFICACE TECNICA DI RILASSAMENTO
di Elisa Chiappinelli
Il training autogeno: un’efficace tecnica di rilassamento Il training autogeno è una tecnica di rilassamento conosciuta ed utilizzata in tutto il mondo ed applicata con numerosi benefici in vari ambiti da quello sportivo a quello manageriale a quello industriale.
La sua efficacia è stata dimostrata da numerosissime ricerche scientifiche condotte fin dall’epoca della sua ideazione all’inizio del nostro secolo, da Johannes Heinrich Schultz medico e psichiatra.
Esso permette di recuperare la naturale capacità di rilassarsi con la quale tutti noi nasciamo ma che tendiamo a perdere, inoltre:
– è utile nella gestione dell’ansia e dello stress, previene e riduce i disturbi del sonno, le tensioni muscolari, i disturbi psicosomatici (asma, gastriti, emicranie..)
– migliora le prestazioni nello sport allenando la concentrazione e l’attenzione
– in gravidanza favorisce la dilatazione dell’utero e nel post partum favorisce la ripresa del benessere psicofisico.
Il training autogeno consiste nell’apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica passiva che favoriscono il rilassamento e si basa sul concetto di autogenicità, permette cioè di produrre da sé determinate modificazioni a livello dell’unità psiche/soma, è infatti un metodo di auto-distensione che attraverso la concentrazione passiva sul proprio corpo, mira a limitare le funzioni di controllo e ad attivare i processi distensivi e rigenerativi.
Permette a chiunque lo impari di poterlo poi gestire in maniera autonoma praticamente in qualsiasi situazione e luogo; l’apprendimento del metodo però ha regole precise e necessita di allenamento. Per apprendere ed utilizzare la tecnica infatti ci vuole tempo ed è necessario mantenere viva la pratica una volta terminato il training di base.
Questo training di base consiste nell’apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica passiva che permettono progressivamente il realizzarsi di spontanee modificazioni di funzioni involontarie che fanno capo ai vari sistemi organici: la muscolatura, il sistema cardiovascolare e neurovegetativo, l’apparato respiratorio.
La persona riesce, grazie alla pratica di questa tecnica, ad entrare in uno stato di attenzione passiva, a sospendere l’attività volitiva mettendo il mondo esterno tra parentesi e vivendo pienamente la propria corporeità.
Si genera quella che viene chiamata commutazione autogena (qualcosa che va oltre il rilassamento), un cambiamento psicofisico globale che produce modificazioni fisiologiche e psichiche in noi stessi.
I benefici sono:
– autoregolazione di funzioni corporee involontarie
– recupero di energie psicofisiche – potenziamento delle prestazioni psicofisiche
– miglioramento delle capacità mnestiche – autodeterminazione
– introspezione e autocontrollo.
La pratica necessita di abiti comodi e di un luogo preferibilmente protetto da rumori e luci intense. La sua conduzione è riservata esclusivamente a medici e psicologi.
Per informazioni:
Dott.ssa Elisa Chiappinelli –
psicologa e psicoterapeuta