Trent’anni dalla strage di Capaci, il Comune dedica un giardino a Francesca Laura Morvillo
L’inaugurazione si svolgerà sabato 21 maggio ore 11,30 in via Orcagna – angolo via Tiepolo. Martedì 24 maggio ore 21,15 al teatro della Sala Banti prima nazionale dello spettacolo di Mauro Monni “Una storia sbagliata- Ragion di Stato o Stato di ragione”
Il Comune di Montemurlo, a trent’anni dalla strage di Capaci, intitola il giardino di via Orcagna a Bagnolo alla moglie del magistrato Giovanni Falcone, Francesca Laura Morvillo. L’appuntamento con l’inaugurazione è per sabato 21 maggio alle ore 11,30 in via Orcagna all’angolo con via Tiepolo. Interverranno il sindaco Simone Calamai, l’assessore alla cultura Giuseppe Forastiero e l’assessore alla legalità, Valentina Vespi. L’evento è aperto alla partecipazione di associazioni e cittadini. Prima brillante studentessa, poi giudice al Tribunale di Agrigento, Francesca Laura Morvillo diventerà sostituto procuratore presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, Consigliere della Corte d’Appello di Palermo. Dal 1986 moglie del giudice Giovanni Falcone, seguirà il marito in ogni spostamento, ascolterà i suoi timori, asseconderà le sue scelte, non però come semplice ombra perché Francesca sarà per lui anche un prezioso supporto professionale nella lotta alla mafia. L’intitolazione del giardino a Francesca Morvillo è solo il primo dei tre appuntamenti previsti dall’amministrazione comunale per ricordare e far conoscere alle nuove generazioni la strage mafiosa di Capaci, costata la vita al giudice Falcone, alla moglie e ai tre poliziotti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Le celebrazioni proseguiranno martedì 24 maggio alle ore 21,15 al teatro della Sala Banti (piazza della Libertà- Montemurlo), dove andrà in scena la prima nazionale del nuovo spettacolo di e con Mauro Monni e Roberto Di Maio (regia e interpretazione una produzione associazione Sine qua non) “Una storia sbagliata – Ragion di Stato o stato di ragione”, un racconto appassionato di ciò che è avvenuto in Italia dal maxi processo a Cosa nostra della fine degli anni Ottanta in cui il giudice Falcone aveva condannato centinaia di mafiosi, a Tangentopoli, agli attentati di Capaci e via D’Amelio fino alle stragi del 1993 (Georgofili, via Palestro, San Giovanni in Laterano, San Giorgio al Velabro). Un teatro d’impegno civile che racconterà una delle pagine più buie della nostra storia, andando a indagare sui motivi delle stragi e della trattativa Stato – mafia relativa ai contatti avvenuti, a partire dall’omicidio di Salvo Lima, tra rappresentanti delle istituzioni ed esponenti di Cosa nostra. La partecipazione allo spettacolo è libera e gratuita.
Il giorno successivo mercoledì 25 maggio alle ore 9 il Comune di Montemurlo pianterà un albero nel giardino “Francesca Laura Morvillo” alla sua memoria della magistrato scomparsa con il marito, Giovanni Falcone, nell’attentato di Capaci. Alla cerimonia sarà presente il fratello, il magistrato Alfredo Morvillo, che assisterà anche allo spettacolo in Sala Banti