Tutti pazzi per i Pazzi, uno scatto di Montemurlo anche quest’anno sull’Instadarium
C‘è il chiesino di Villa Pazzi al Parugiano sul calendario da tavolo Instadarium 2021 che racconta l’Italia meno conosciuta attraverso le foto degli instagramer italiani. Per Montemurlo scelto lo scatto di Claudio Barontini
Anche quest’anno c’è un po’ di Montemurlo nell’ Instadarium, il calendario, creato da due grafici di Vittorio Veneto (Treviso), che racconta l’Italia attraverso le foto prese tra i profili Instagram, per rappresentare il Bel Paese attraverso gli occhi della gente comune. Per vedere uno scorcio amato da tutti i montemurlesi basta scorrere le pagine del calendario da tavolo e andare al 15 febbraio 2021, la foto del giorno è infatti dedicata al chiesino di Villa Pazzi al Paruguano, il piccolo scrigno di arte e bellezza affrescato dal pittore fiammingo Giovanni Stradano nel . Ancora una volta lo scatto scelto è quello di Claudio Barontini, 43 anni di Montemurlo, magazziniere con la passione per la fotografia e per Instagram. “sono stati gli autori del calendario a scegliere tra i vari scatti raccolti nel mio profilo Instagram “claubaro”, la foto che racconta il nostro territorio con l’occhio degli Instagramers», spiega Barontini e ancora una volta la didascalia della foto è davvero molto simpatica ” Tutti i pazzi per i Pazzi”, un breve trafiletto che racconta la storia della Villa Parugiano e della famiglia fiorentina.
Questa mattina l’instagramer montemurlese ha consegnato l’Instadarium al sindaco Simone Calamai e al suo vice Giuseppe Forastiero che hanno molto apprezzato:« Siamo molto felici che anche nel 2021ci sia una foto e una storia di Montemurlo nel calendario che racconta l’Italia attraverso le foto di Instagram. Un buon modo per promuovere il territorio e stimolare la curiosità”.
Istadarium è un calendario da tavolo con 365 pagine e rappresenta una testimonianza di come viene visto oggi il nostro Paese attraverso gli occhi di chi lo vive e di chi lo ama. Sfogliando le pagine non si incontrano quasi mai i “classici” luoghi fotografati, ma angoli di un’Italia meno conosciuta ma non per questo meno bella.