Un ordine del giorno contro la guerra in occasione del 75esimo anniversario di fondazione delle Nazioni Unite
Il consiglio comunale ha chiesto al Parlamento e alla Ue di sostenere l’Onu nella richiesta di un cessate il fuoco globale a partire dal Mediterraneo e dal Medio Oriente
Mai più guerra. Il consiglio comunale di Montemurlo, nel corso dell’ultima seduta, ha approvato un ordine del giorno attraverso il quale ha raccolto l’ invito del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ad aderire al Comitato promotore della Marcia Perugia-Assisi della pace e della fraternità del prossimo 11 ottobre 2020, convocata nel 75° anniversario della fine della seconda guerra mondiale, dello scoppio della prima bomba atomica e della creazione delle Nazioni Unite. «In vista della marcia per la pace Perugia – Assisi, alla quale il Comune di Montemurlo partecipa ogni anno, abbiamo voluto ribadire con forza il valore della pace e l’importanza della memoria, affinché nessuno debba rivivere gli orrori della della Seconda guerra mondiale. – sottolineano il sindaco Simone Calamai e l’assessore alla cultura Giuseppe Forastiero – Inoltre è importante ridare forza il ruolo dell’Onu per la risoluzione pacifica dei numerosi conflitti purtroppo ancor oggi in atto nel mondo».
Nell’ordine del giorno il consiglio comunale di Montemurlo inoltre chiede al Governo e al Parlamento italiano, alla Commissione e al Parlamento europeo di sostenere l’impegno dell’Onu per raggiungere il cessate-il-fuoco-globale, a partire dal Mediterraneo e dal Medio Oriente anche contrastando i traffici delle armi. Inoltre anche da Montemurlo arriva la richiesta di riunire ad Assisi i paesi, le istituzioni e le organizzazioni della società civile disponibili a investire sull’Onu e promuovere la convocazione di una “Convenzione Universale per il potenziamento e la democratizzazione dell’Onu” in modo che sia messa in grado di raggiungere il principale obiettivo per cui è stata creata: salvare le future generazioni dal flagello della guerra ma anche di fronteggiare efficacemente le grandi sfide globali che incombono (cambiamento climatico, pandemie, disuguaglianze, migrazioni,…) Tra le altre richieste contenute nell’ordine del giorno c’è la promozione dell’istituzione dell’assemblea parlamentare delle Nazioni Unite e il trasferimento della sede principale dell’Onu a Gerusalemme facendo di questa città la capitale della pace e della riconciliazione.